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Altra occupazione a Bologna. Confabitare: ripristiniamo la legalità e pene detentive

Altre  occupazioni abusive, l’ultima quella in Via Solferino. “Occupare è bello? No, occupare è illegale ed è un atto che lede i diritti altrui. Le occupazioni  a Bologna vanno bloccate subito, altrimenti il fenomeno diventerà incontrollabile”. Alberto Zanni, Presidente nazionale  di Confabitare – associazione proprietari immobiliari – , spara a zero contro quella  “ cultura dell’illegalità, di cui sono portatori  Collettivi e gruppuscoli vari che strumentalizzano la disperazione di tanta gente per occupare abusivamente appartamenti  o interi palazzi vuoti”. Il tutto, secondo Zanni, sotto lo sguardo indifferente delle istituzioni, che “spesso danno l’impressione di non volere disturbare troppo questi signori, probabilmente per ragioni di ordine pubblico e per non alimentare tensioni sociali”.

Il presidente di Confabitare ne ha un po’ per tutti, ma il bersaglio principale è Palazzo d’Accursio:  “il Comune è il maggiore responsabile di questa situazione – tuona Zanni – perché la gestione degli alloggi popolari è di sua competenza. Se centinaia di famiglie vivono il dramma di non trovare casa, Merola e compagni si devono porre qualche domanda e attivarsi concretamente per risolvere il problema. È la loro inerzia che di fatto favorisce il proliferare delle occupazioni”.

Ma che fare   di fronte ad un fenomeno che ormai è diventato di moda?

Confabitare ha un’unica ricetta: “le istituzioni facciano il loro dovere, cioè usino il pugno duro. Stop alle occupazioni, quindi, sgomberi immediati, fermi e arresti se quei signori vengono colti in flagranza di reato,  incalza Zanni-  perché se passa il messaggio che in fondo si tratta   di azioni fatte a fin di bene,  per dare un tetto a  chi non ce l’ha, allora è il trionfo della cultura della illegalità e del principio che chiunque può infrangere impunemente le regole. A tal proposito solleciteremo i gruppi parlamentari  al governo perché approvino una proposta di legge che preveda pene detentive per i professionisti delle occupazioni. Non possiamo fare passare il principio che si può ottenere con la violenza ciò che va   richiesto   nel rispetto delle leggi”. “ L’Assessore Frascaroli – conclude Zanni- non si deve meravigliare se il protocollo sulle occupazioni è stato un flop perché, anche in questa occasione, non sono state coinvolte  le associazioni dei proprietari”.

















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