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Unibo, Zamboni 36,38: mozione del Senato Accademico

Il Senato Accademico dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, avendo appreso dei gravi fatti riguardanti il comportamento di un collettivo studentesco (C.U.A.) nella sede della Scuola di Lettere ritiene grave e inaccettabile quanto successo. In particolare, ci si riferisce all’interruzione di una riunione della Scuola di Lettere e Beni Culturali convocata dal Presidente Marmo in seduta congiunta con il Direttivo della Biblioteca di Discipline Umanistiche: episodio che si colloca a valle e a seguito di episodi che hanno recato negli ultimi tempi danno alle cose e disagi in particolare al personale tecnico amministrativo durante le occupazioni serali e notturne dei locali della Scuola, sia nella sede di via Zamboni 38 che nella sede della Biblioteca di Discipline umanistiche di via Zamboni 38, che causano un costo supplementare all’Ateneo per le spese delle guardie giurate e arrecano un disservizio per gli studenti a causa delle condizioni spesso inagibili in cui versano i locali la mattina successiva.

Dopo un lungo periodo in cui si è cercato di instaurare un dialogo con questo collettivo, le posizioni assunte sembrano mettere radicalmente in crisi qualsiasi possibilità di condivisione e di negoziazione. In questo modo, e non è la prima volta, si stanno inquinando irreversibilmente le condizioni che consentono lo svolgimento sereno della vita universitaria, sia per quanto riguarda la comunità dei docenti e tecnici amministrativi sia per quanto riguarda il mondo studentesco.

Il Senato Accademico raccoglie e fa proprio  quanto esposto dal Presidente Prof. Marmo, dai responsabili della BDU, dai docenti della Scuola e dai Colleghi dell’Area umanistica che siedono in Senato Accademico,  e stigmatizza senza nessuna concessione tali comportamenti. Conforta ed affianca pertanto il Magnifico Rettore nel condannare quanti perdurino in atteggiamenti non corretti, o  anche illeciti, e condivide l’importanza che l’Ateneo adotti un comportamento rigoroso e fermo nei confronti di coloro che pongono in atto intollerabili prevaricazioni.

Assicura sin d’ora che è suo intento adottare, all’esito dell’accertamento delle responsabilità dei singoli e delle procedure amministrative indicate dal regolamento studenti, provvedimenti rigorosi e, come tali, volti ad evitare il ripetersi di inaccettabili derive.

 

 

















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