“Un nuovo patto regionale per lo sviluppo non può che ripartire dalla dimensione sociale del lavoro, che si è smarrita: è anche a causa di ciò che si sono aperte praterie a illegalità di varia natura”. Ribadisce la posizione e gli impegni regionali l’assessore alla Legalità dell’Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti, intervenuto oggi a Modena con Susanna Camusso a un convegno della Cgil a sostegno della legge di iniziativa popolare sugli appalti.
“La Regione – ha affermato Mezzetti – lavorerà per la costituzione di una cabina di regia unitaria tra diversi servizi amministrativi che operano nel campo della legalità e della prevenzione del crimine organizzato, degli appalti e della sicurezza nei cantieri. Allo stesso tempo rafforzeremo i compiti dell’Osservatorio regionale per la legalità in stretta relazione con quello sugli appalti, e lavoreremo per la costituzione di una Consulta regionale per la legalità e la prevenzione del crimine organizzato, luogo in cui dovranno confrontarsi costantemente gli attori istituzionali, locali e dello Stato, le organizzazioni economico-sociali e sindacali, insieme con le associazioni impegnate su questo fronte.
“Il tutto – ha concluso l’assessore alla Legalità – nell’ambito di un più complessivo impegno che, anche a nome del presidente Bonaccini, la Giunta regionale si è assunta come obiettivo per la legislatura: la creazione di un nuovo patto per lo sviluppo che crei nuova e buona occupazione ritrovando la dimensione sociale del lavoro che si è smarrita in questi anni aprendo praterie a illegalità di varia natura. Il nuovo patto per lo sviluppo si dovrà quindi fondare sulla dimensione sociale del lavoro e sul lavoratore in quanto persona, non oggetto o merce di scambio”.