La decisione del Governo del 28 novembre scorso in merito ai criteri per il pagamento dell’Imu nelle zone svantaggiate ha creato grande confusione in vista delle scadenze dei pagamenti. A sottolinearlo è la presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi, che spiega: «Ci troviamo nel caos più totale. Non sappiamo chi, cosa e quando pagare, manca chiarezza e come sempre si arriva all’ultimo. Continuiamo a ritenere complesso ed ingiusto il criterio stabilito dal Governo di classificare i terreni in base all’altitudine del municipio, ed ora il ricorso respinto dal Tar ci crea grosse difficoltà, mentre da Roma non arrivano risposte».
La presidente di Confagricoltura Modena attacca: «Non si può continuare a fare impresa in un sistema come quello italiano, in cui mancano regole chiare e ogni giorno ci troviamo di fronte a nuovi ostacoli. Quello dell’Imu agricola sui terreni montani è il paradigma della situazione paradossale che stiamo vivendo: da un lato si proclama di voler sostenere la montagna e la sua agricoltura per il bene dell’intero sistema, dall’altro il Governo impone nuove tasse ad un territorio svantaggiato. Siamo stanchi di questa situazione, – conclude Bergamaschi – la politica deve smetterla di trattarci come il bancomat di Stato e cominciare a mantenere le promesse, sostenendo davvero il settore primario con politiche agricole serie ed efficaci».