Sesto appuntamento per la XXIV Rassegna di Teatro Dialettale e Musicale del Corso di Rivalta, che domani sera (sabato 15 novembre) ospiterà la Compagnia del Mandorlo di Castellarano in Ditegli sempre di sì, due atti di Eduardo De Filippo. Dalle 21:15 il palcoscenico di Via Sant’Ambrogio vedrà alternarsi Lucia Palmeri, Carmen Valzano, Cristiano Bettuzzi, Donato Apolini, Valentina Borrelli, Cecilia Barbieri, Vito Bonfiglio, Rito Cardaropoli, Luciano Esposito, Orsola Cannamela, Giuseppe Nocitra e Armando De Vivo, che ha curato anche la regia della commedia. Questa muove dal ritorno di Michele, che, apparentemente guarito dalla follia, esce dal manicomio e si stabilisce dall’eccentrica sorella Teresa, l’unica a conoscere la verità. In breve tempo l’uomo combina un’imbarazzante serie di guai perché prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto, una situazione “aggravata” dall’interazione con i personaggi più diversi, tra cui Evelina, figlia del padrone di casa di Teresa, Don Giovanni Altamura, con la quale si confronta in merito al matrimonio che pensa unirà presto i rispettivi familiari. Nel secondo atto la scena si sposta nell’abitazione dell’amico Vincenzo, che riceve una corona funebre durante il pranzo di compleanno, cui partecipa anche l’inquilino di Teresa, Luigi Strada, giovane attore innamorato di Evelina, che lo corrisponde nonostante il dissenso del padre. Si tratta dell’ennesimo equivoco generato da Michele, il quale ha inviato un telegramma ad Attilio, fratello del festeggiato, per annunciarne il decesso dal momento che Vincenzo sostiene che si riappacificherà con il congiunto solo da morto. La pazzia di Michele diventa ancora più evidente quando diffonde la voce che Luigi è un folle e, per guarirlo, cerca di tagliargli la testa. L’opera è impreziosita da altri personaggi, come Checchina, cameriera di Teresa, svogliata e stanca delle manie di precisione della padrona, la saggia Saveria e il Dottor Croce, medico serio e composto.
Ditegli sempre di sì è la terza proposta fuori abbonamento della Stagione 2014-2015 del Corso, dove la giovane formazione – nata all’ombra del campanile castellaranese – approderà con lo stesso entusiasmo che ne ha determinato la costituzione, quello regalato dalla passione per il teatro e dal piacere di offrire una sana evasione dalla routine quotidiana.