“L’inadeguatezza del numero delle camere ardenti all’Ospedale di Mirandola è una questione che puntualmente torna fuori ma per la Regione va sempre tutto bene. È invece evidente a chiunque che la vicenda camere ardenti è legata ad una programmazione inadeguata rispetto agli spazi necessari. Già in passato avevo sottoposto il problema all’attenzione della Regione con due interrogazioni una nel 2008 e l’ultima del 2010, ma nonostante le soluzioni approntate dalla Asl i problemi sono rimasti sempre gli stessi degli anni precedenti e ciclicamente si ripropongono. D’altronde l’ospedale di Mirandola serve un bacino dei residenti dell’Area nord della provincia di Modena pari a circa 100 mila cittadini e quindi succedono disagi come quello che si era verificato durante un fine settimana di giugno durante il quale c’erano stati otto decessi, a fronte di tre sole stanze per i defunti e tre pre-stanze per i parenti. La Regione avrebbe fatto più bella figura se avesse dichiarato che non c’è la volontà di modificare le cose al posto che dire che la situazione così è ottimale. Quello che è grave è che la Regione continua a non spiegare perché strutture pubbliche relativamente nuove, come quelle dell’edificio in questione, risultino in realtà insufficienti rispetto alle esigenze dei famigliari e degli operatori. Passano gli anni ma i problemi rimangono gli stessi”
Lo afferma il Consigliere regionale di centrodestra Andrea Leoni commendando la risposta della Regione Emilia Romagna sul problema delle camere ardenti all’Ospedale di Mirandola in provincia di Modena.
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