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Reggio Emilia: aveva collezionato oltre tre anni di carcere per rapine, furti e ricettazione. Arrestato dai carabinieri

carabinieri-notturnaIn soli due anni di “attività criminale” (dal 2010 al 2012) ha “collezionato” oltre 3 anni di reclusione! Dal tardo pomeriggio dell’altro ieri il 20enne A.B.S. cittadino tunisino domiciliato a Reggio Emilia, dove peraltro beneficiava del regime di arresti domiciliari, si trova ristretto presso il carcere del capoluogo reggiano dove e’ stato condotto dai carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Santa Croce che l’hanno tratto in arresto in esecuzione di un provvedimento restrittivo di cumulo pene emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo per una serie di reati che spaziano dalla rapina al furto passando per il reato di lesioni personali e ricettazione. Detratto il presofferto il giovane tunisino sarà scarcerato nell’estate del 2015 se non detenuto per altra causa. Nella sua biennale carriera criminale l’uomo ha “collezionato” le seguenti sentenze di condanna:
• Condanna per il reato di furto aggravato commesso a Mazara del Vallo il 3.6.2010;
• Condanna per il reato di ingiurie commesso a Mazara del Vallo il 3.6.2010;
• Condanna per il reato di rapina commesso a Mazara del Vallo l’1.7.2011;
• Condanna per il reato di lesioni commesso a Mazzara del Vallo l’1.7.2011;
• Condanna per il reato di concorso in furto aggravato commesso a Castelvetrano il 29.3.2011;
• Condanna per il reato di concorso in furto aggravato commesso a Mazara del Vallo il 26.5.2011;
• Condanna per il reato di concorso rapina aggravata commesso a Mazara del Vallo il 15.8.2012;
• Condanna per il reato di lesioni commesso a Mazzara del Vallo il 15.8.2012;
• Condanna per il reato di furto aggravato commesso ad Alcamo il 21.8.2012.
L’altra sera il 20enne e’ stato raggiunto dai carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Santa Croce che ricevuto il provvedimento restrittivo di cumulo pena vi davano esecuzione conducendo l’uomo dapprima in caserma e dopo le formalità di rito in carcere per l’espiazione del cumulo di pene “collezionate”.

 
















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