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“I giovani e la scienza”, il Formiggini di Sassuolo ha partecipato al concorso celebrativo del decennale del Museo della Scienza del Balì di Saltara

Quest’anno 2014 il Museo della Scienza del Balì di Saltara presso Pesaro Urbino ha celebrato il decennale della sua istituzione (maggio 2004-2014) indicendo un concorso rivolto alle Scuole Secondarie di I e II grado sul tema “I giovani e la scienza”. Il Museo del Balì è un’importante realtà di promozione della scienza tra i giovani di ogni età ed una meta affascinante anche per famiglie, adulti e turisti in visita nella Marche: esso comprende un planetario, uno spazio espositivo scientifico e didattico ed un ricco programma di attività e laboratori. L’ Istituto Statale di Istruzione Superiore “A.F. Formiggini” di Sassuolo ha partecipato alla Sezione artistica del concorso con un progetto di cartolina che doveva promuovere il Museo del Balì ed ha vinto il primo premio con un lavoro realizzato da Benedetta Gazzotti (classe IV D). L’ elaborato di Benedetta Gazzotti ha mostrato attinenza al tema, un’esecuzione grafico-pittorica accurata ed una ricerca compositiva ben equilibrata. Tutti gli elementi rappresentativi del Museo sono stati evidenziati: la sua mission, la vocazione per l’astronomia, i vecchi e nuovi strumenti di esplorazione. Interessante la “connessione” nel rispetto della tradizione e dell’innovazione.
Anche nella Sezione scientifica l’ Istituto “A.F. Formiggini” di Sassuolo ha conseguito il primo premio con un lavoro realizzato da Edoardo Zini (classe IIID) e Enrico Bassissi (classe IV D). I ragazzi sono stati apprezzati per aver assemblato un esperimento di tipo qualitativo, utilizzando solo materiale di recupero (organizzato nel solaio di uno degli studenti !!) e per aver bene inteso il concetto di metodo scientifico. Gli studenti Zini e Bassissi hanno illustrato tramite un esperimento autonomo la fenomenologia connessa alla spinta idrostatica, applicata ad un modellino di aereo. L’idea è stata sviluppata a partire dalla recente scomparsa dell’aereo malese MH370, probabilmente affondato. I due giovani hanno proposto un metodo di eventuale recupero a basso costo e di facile attuazione, basato sui più fondamentali principi fisici.
Il progetto complessivo è stato coordinato dalla prof.ssa Monica Cheldi, docente di Matematica e Fisica.

 

















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