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Dichiarazione del Sindaco Merola in merito alla retrocessione del Bologna in Serie B

virginio-merola-5“E’ una sconfitta alla quale bisogna rimediare, reagendo da subito. La settimana scorsa abbiamo conferito il Nettuno d’Oro a Martina Grimaldi, nel suo ringraziamento ha citato una bella frase di Mandela: “Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso”. Bisogna recuperare una squadra e un progetto che abbia lo spirito giusto. E’ stato un’esito triste, adesso bisogna cominciare a pensare a come tornare al più presto in A, e a organizzare un progetto credibile, e una squadra conseguente, con un po’ di coraggio.

Chi dice che la città è da serie B, non conosce bene Bologna: se c’è una cosa che ha fatto la differenza in tutti questi mesi è la tifoseria del Bologna, e il fatto che i tifosi siano stati all’altezza del loro compito facendo continuamente coraggio alla squadra. La città non si arrende, si deve ripartire da questo.

Il Bologna è un patrimonio della città, un simbolo di Bologna. Sicuramente andare in B ci fa un danno. Bisogna capire cosa vuole fare l’attuale proprietà e vedere se ci sono altre possibilità e altri progetti.

Sono anni che si invoca un aiuto da importanti imprenditori della città.
Bisogna capire bene quali sono le possibilità in campo, e sapere che per chi si vuole fare avanti il momento è questo. Sicuramente da parte nostra c’è la massima attenzione e la piena collaborazione. Sentiremo quali sono le intenzioni del presidente Guaraldi. Sicuramente un rafforzamento della compagine societaria è necessario. Dobbiamo riflettere insieme, come città, sul fatto che a Bologna ci siano tante aziende orientate all’export e molto presenti in tutto il mondo, ma che non si riescano a coinvolgere su un tema come il Bologna.
Evidentemente la storia del Bologna calcio ha bisogno di un colpo d’ala e anche di essere vissuta da tutta la città come una delle condizioni perché Bologna sia riconosciuta nel mondo. Lo è stata in passato, adesso siamo conosciuti per tante cose di cui dobbiamo essere orgogliosi, ma il Bologna calcio non fa più parte di questa nostra rappresentazione all’estero.
Questa questione va affrontata e, per parte mia, intendo farlo”.

















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