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Modena: detenuto evade dal carcere

“Un detenuto italiano in permesso premio non ha fatto rientro ieri nel carcere di Modena ed è quindi da considerarsi evaso”.

Ne da notizia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

“Questo è un evento che purtroppo si può verificare, anche se la percentuale dei detenuti ammessi a fruire di permessi all’esterno che non fa poi rientro è minima”, commenta Donato Capece, segretario generale del SAPPE, aggiungendo che il soggetto evaso era detenuto per oltraggio a pubblico ufficiale e resistenza.

È del tutto evidente” aggiunge “che scontare la pena fuori dal carcere, per coloro che hanno commesso reati di minore gravità, ha una fondamentale funzione anche sociale. Come, ad esempio, il lavoro di pubblica utilità per i soggetti sorpresi alla guida in stato di ebbrezza, che consistente in una prestazione di lavoro non retribuita a favore della collettività da svolgere in via prioritaria nel campo della sicurezza e dell’educazione stradale: sono complessivamente circa 5mila persone”.

“Ma che la situazione nelle carceri sia esplosiva” prosegue Capece “lo confermano le notizie di cronaca che, in pochi giorni, hanno fatto registrare l’evasione di un detenuto dal carcere di Palermo Pagliarelli, il suicidio di un Agente di Polizia Penitenziaria ad Ascoli Piceno, e le risse tra detenuti nelle carceri di Potenza e Teramo, che per il pronto intervento degli Agenti non è sfociato in tragedie”.

“La situazione penitenziaria resta allarmante nell’assoluta indifferenza ed apatia dell’Amministrazione Penitenziaria. In questo contesto è palese e grave l’inefficienza del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria guidato da Giovanni Tamburino e dal Vice Capo Luigi Pagano, che pensano a risolvere le criticità del sovraffollamento delle nostre prigioni con soluzioni fantasiose e pericolose”, conclude.

Proprio per questo “martedì 20 maggio 2013 il SAPPE terrà una manifestazione di protesta davanti al DAP: per denunciare la gestione fallimentare del Corpo di Polizia Penitenziaria e del Dap, distante dalla realtà e che sottovaluta la sicurezza del personale e delle strutture”.

















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