La celebrazione del 25 aprile, festa della Liberazione, è anche l’occasione per visitare il Parco di S.Giulia a Monchio di Palagano, autentico simbolo della memoria e della storia del territorio modenese. Tutte le informazioni sulle opportunità naturaliste e storiche, nonché i servizi offerti ai turisti sono disponibili nel sito www.parcosantagiulia.it.
Dal 2013 la Provincia di Modena, proprietaria dell’area naturalistica, ha deciso di affidare la gestione del parco all’Istituto storico della Resistenza e della storia contemporanea di Modena, proprio per valorizzare ulteriormente le caratteristiche dell’area legate alla memoria.
Del Parco di Santa Giulia ha parlato nei giorni scorsi anche il Consiglio provinciale in occasione dell’approvazione di alcune modifiche al regolamento dell’area riguardanti in particolare le modalità di conduzione dei cani da tartufo. Modifiche che – ha sottolineato Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena, nel presentare il provvedimento, «non modificano la sostanza del regolamento di un’area che rappresenta un simbolo della memoria storica modenese da valorizzare». Hanno votato a favore Pd e Ncd, astenuti Pdl e Gruppo misto, contrari Lega nord.
E la discussione in Consiglio è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione del Parco. Dante Mazzi (Pdl) ha ricordato la necessità di «valorizzare un’ area, partimoni0 non solo modenese ma che appartiene alla memoria dell’intero paese, anche attraverso una maggiore sensibilizzazione delle scuole nella programmazione delle gite di istruzione»; Stefano Corti (Lega nord) ha criticato il regolamento nel suo insieme che «sembra scritto più per una metropoli, troppo restrittivo per una zona dove il turismo è in grave difficoltà». Sergio Pederzini (Gruppo misto) ha sottolineato la «necessità di mantenere viva la memoria storica anche attraverso la valorizzazione di aree come questa da inserire in un circuito turistico del nostro Appennino», mentre Bruno Rinaldi (Ncd) ha sollecitato una maggiore ricerca storica anche per arrivare una autentica memoria condivisa.
Il Parco di Santa Giulia è un’area naturalistica vasta circa 27 ettari caratterizzata da boschi di querce e castagni e ampi prati di montagna. Il parco è attrezzato con sentieri panoramici, aree pic-nic e punto ristoro, oltre al centro servizi con ristorante.
Durante la seconda guerra mondiale, la zona fu teatro di feroci rappresaglie nazifasciste contro gli abitanti di Monchio, Susano e Costrignano, colpevoli di sostenere l’attività dei partigiani che costarono la vita di 140 persone. Per ricordare quei tragici eventi all’interno del parco, ai piedi della salita che conduce alla chiesa di santa Giulia, è stato allestito tra il 1988 e il 1992 un memoriale costituito da quattordici imponenti sculture su pietra eseguite da altrettanti scultori di tutto il mondo.