giovedì, 12 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeCarpiCentro Lavoratori Stranieri Cgil Modena: lavoratori pakistani bloccati al paese d'origine, rischiano...





Centro Lavoratori Stranieri Cgil Modena: lavoratori pakistani bloccati al paese d’origine, rischiano tempi lunghi di rientro

Potrebbero essere duecento i pakistani residenti nel modenese, attualmente bloccati negli aeroporti pakistani di Islamabad e Lahore, a causa di interpretazioni restrittive delle recenti norme sui rimpatri (il nuovo Schengen Border Code). Il fenomeno non riguarda solo i pakistani modenesi (che dopo un soggiorno nel loro paese di origine devono rientrare su Modena), ma in generale sta interessando tutti i pakistani che soggiornano in Italia.

Dal 10 febbraio 2014 infatti le Autorità Aeroportuali Pakistane non fanno partire chi ha la ricevuta del rinnovo (cedolino) con il permesso di soggiorno scaduto.

Questo perché l’Ambasciata d’Italia a Islamabad, applicando restrittivamente il nuovo Schengen Border Code, sostiene che “la ricevuta non è valida per circolare nello spazio Schengen di cui l’Italia fa parte, e quindi queste persone devono ottenere un visto di re-ingresso, anche se non devono transitare nell’Area Schengen”.

“In realtà – spiegano del Centro lavoratori stranieri della Cgil di Modena – la normativa italiana (circolare del 11 marzo 2009 del Ministero dell’Interno) prevede che siano sufficienti il “cedolino” (ricevuta di domanda di rinnovo del permesso di soggiorno) e il passaporto valido, se non si transita nei Paesi di Area Schengen, ovvero con un volo diretto sull’Italia”.

La Cgil di Modena chiede perciò che si sblocchi al più presto questa situazione e tramite la Cgil nazionale si sta attivando con il Ministero degli Esteri e le Ambasciate italiane.

Infatti, il blocco in Pakistan e i tempi per ottenere visti di re-ingresso (l’Ambasciata italiana sta prenotando appuntamenti per aprile) rischiano di produrre gravi conseguenze. I lavoratori attualmente bloccati potrebbero perdere il posto di lavoro per assenza ingiustificata, e tante persone rischiano di diventare irregolari dopo aver superato 6 mesi di permanenza fuori dal territorio italiano.

La comunità pakistana in Italia è principalmente concentrata in due regioni: Lombardia con il 42% delle presenze ed Emilia-Romagna con il 22% delle presenza. In provincia di Modena i pakistani sono oltre 3.500. Oltre 2.300 risiedono a Carpi. Segue Novi di Modena con oltre 400. I pakistani sono impegnati soprattutto nelle attività agricole.

 

















Ultime notizie