Depositata una risoluzione a firma Monica Donini, consigliera regionale PRC/FdS e componente della III Commissione Territorio e Ambiente, sull’alluvione nel modenese, che insiste su zone già duramente provate dal sisma del 2012. La risoluzione verrà discussa in aula nella prossima seduta dell’Assemblea legislativa, martedì 28 gennaio 2014.
La risoluzione fa un’analisi di quello che sarebbe il reale fabbisogno per provvedere ad una corretta prevenzione e manutenzione del territorio, in specie dei corsi d’acqua, e di quale sono invece le somme realmente destinate dal bilancio statale a questo scopo.
“Occorrerebbero oltre 40 miliardi per un intervento serio sul territorio nazionale per le zone a rischio e invece la legge di stabilità se la cava con 180 milioni nel prossimo triennio (30 per il 2014, 50 per il 2015, 100 per il 2016)” dice la consigliera Donini: “Per riflettere di quanto ridicola sia questa somma, di come sia totalmente inadeguata, basti pensare al dato fornito dall’assessora regionale Gazzolo, che ha parlato di 183 milioni di euro spesi dalla sola Emilia-Romagna nel triennio scorso, pur tuttavia anch’essi largamente insufficienti”.
Senza contare che intervenire sempre ex post, ossia sull’emergenza, ha un costo alto (oltre – ed è la cosa più tragica – che in vite umane e nei drammi di chi perde la propria casa, il proprio lavoro, gli oggetti della propria storia e memoria), anche e proprio in termini economici. Si spende solo dopo che i disastri sono avvenuti, riparando ai danni, talvolta nemmeno compiutamente e spesso con tempi lunghissimi. “Se si intervenisse prima, invece, non solo si eviterebbero certe tragedie, ma si creerebbe anche buona e stabile occupazione, si salvaguarderebbe l’ambiente, si porterebbe benessere e sicurezza alle popolazioni delle zone a rischio. Per questo noi pensiamo che la cura del territorio debba essere la prima e più importante ‘opera pubblica’: invece che tante inutili, dannose e costose opere pubbliche che impattano sul territorio, si dovrebbero finanziare le opere di prevenzione, di cura, di studio e ricerca delle migliori soluzioni per la messa in sicurezza del territorio”.
La risoluzione, oltre che chiedere impegni al Governo e al Parlamento, chiede alla Giunta celerità ed efficacia negli interventi di competenza regionale e chiede al Commissario Errani, proprio in considerazione del fatto che l’alluvione riguarda molta parte della popolazione che già deve fronteggiare i danni post sisma, di posticipare la data ultima per le prenotazioni dei contributi per la ricostruzione, attualmente fissata nel 31 gennaio prossimo.