“Parte il risanamento concreto dei conti del Comune. SGP, contrariamente alle previsioni dei soliti disfattisti, è stata ammessa dal Tribunale di Modena al concordato in continuità. Il patrimonio di tutti i sassolesi è ora al riparo da azioni esecutive e la società pagherà in 5 anni tutti i creditori al 100%. Salvaguardati anche 34 posti di lavoro. Avanti così per risanare il debito generato da chi ci ha preceduto”. Così il Sindaco di Sassuolo Luca Caselli.
Il Tribunale di Modena, con il Decreto di cui si allega il testo integrale, ha ammesso SGP all’Istituto del Concordato in Continuità, così come proposto e deliberato dalla maggioranza consigliare nel Consiglio Comunale dello scorso 13 dicembre.
L’ammissione alla procedura comporta il blocco delle azioni esecutive da parte dei creditori e la possibilità per SGP di attuare un piano di risanamento che porterà, nell’arco di cinque anni, al pagamento integrale di tutti i debiti nei confronti dei fornitori.
“C’è ancora molto lavoro da fare – commenta il Sindaco Caselli – ma questo primo passaggio è decisivo per il futuro di Sgp, dei dipendenti e dei servizi per la città.
Siamo molto soddisfatti del fatto che il tribunale abbia ammesso la Società alla procedura, a tutela di tutti e in primo luogo dei cittadini di Sassuolo, malgrado i dubbi e lo scetticismo rispetto a tale percorso espresso da alcuni preventivamente.
Si tratta del primo atto concreto – prosegue il Sindaco – che da inizio alla procedura di risanamento dei conti della città. Su questa strada, approntata ed approvata da questa Amministrazione, occorre proseguire per riportare Sassuolo alla normalità dopo decenni di spese fuori controllo.
Ringrazio in particolare il dottor Carlo Alberto Bulgarelli – conclude il Sindaco di Sassuolo Luca Caselli – per la preziosa collaborazione fornita, l’Amministratore Unico Corrado Cavallini e tutti coloro che si sono spesi per questo risultato, in primis i consiglieri comunali di maggioranza che, lo scorso Dicembre, votando a favore hanno consentito l’inizio del percorso di risanamento”.
Testo integrale del Decreto del Tribunale