Dieci lunghi minuti di applausi hanno salutato la conclusione del concerto del violinista Matteo Fedeli, che sabato 21 dicembre ha fatto ascoltare, nelle navate del Duomo di Modena, la “voce” del prezioso violino “Antonio Stradivari 1715 ex Bazzini”. Un incontro con la musica che ha richiamato nella suggestiva cornice della cattedrale il pubblico delle grandi occasioni. Tante le autorità, a partire dal sindaco di Modena Giorgio Pighi e dall’arcivescovo di Modena e Nonantola Antonio Lanfranchi, e tantissimi i cittadini che sono rimasti affascinati dalla musica proposta in un ambiente che alla grande bellezza ha unito una straordinaria acustica creando un’atmosfera speciale.
“Uno Stradivari per il Duomo”, questo il titolo del concerto proposto da Matteo Fedeli, detto “l’uomo degli Stradivari” per aver suonato in luoghi prestigiosi all’estero e in Italia i magnifici strumenti realizzati dal liutaio cremonese. A Modena il Maestro ha reso omaggio al compositore Astor Piazzolla, accompagnato da Orchestra e Coro da Camera dell’Accademia concertante d’archi di Milano, dal Coro Città di Milano e dal maestro Mauro Ivano Benaglia (Concertmaster e piano). Come da programma, i musicisti hanno eseguito, introdotte dalle parole e dalle spiegazioni di Fedeli, le “Cuatro estaciones porteñas” (Quattro stagioni “da Buenos Aires”) per violino, archi e pianoforte; “Ave Maria”, “Introduccion a l’angel” e “Adios nonino” per violino, coro, archi e pianoforte; “Angel” per piano e orchestra d’archi. Tanti i bis chiesti e concessi prima di arrivare al finale dedicato al Natale con “ Stille nacht” e a Giuseppe Verdi, nel bicentenario della nascita, con il coro a eseguire il “Va pensiero”.
Il concerto in Duomo, promosso da Comune e Provincia di Modena, Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Capitolo Metropolitano modenese e Cappella musicale del Duomo, è stato possibile grazie al sostegno di Banca popolare dell’Emilia-Romagna e delle aziende Mapei, Genzyme, Glemgas, Kelyan.
L’evento ha consentito di raccogliere fondi (con offerte e attraverso la vendita di cd e libri del Maestro Fedeli) a favore del progetto “Microresidenze” dell’Asp (Azienda per i servizi alla persona) dei Comuni dell’Area Nord, che prevede la costruzione di unità abitative assistite per anziani e disabili parzialmente autosufficienti nei nove comuni della Bassa modenese colpiti dal terremoto del 2012.
Il violino Antonio Stradivari “ex Bazzini” fa parte di una strettissima cerchia di violini costruiti dal celebre liutaio nel pieno del suo periodo d’oro ed è considerato tra i migliori al mondo insieme al Cremonese di proprietà della Città di Cremona.
È costruito sul modello “forma G” (grande) e l’accuratezza del lavoro viene esaltata dalla particolare qualità del legno impiegato dal Maestro cremonese e da una profonda vernice arancione dorato, tutta allo stato originale. L’ultima esibizione del violino fu nel novembre del 1961 a Basilea. Venne poi concesso solo per qualche rara occasione privata e per la mostra dedicata ad Antonio Stradivari a Palazzo Borromeo all’Isola Bella del 1963. Dalla fine degli anni ‘60 il violino è scomparso dalle scene ed è ora affidato in esclusiva per i meriti artistici a Matteo Fedeli, che ha fatto sentire la voce dello strumento nel concerto del Duomo di Modena.