Vere proprie linee guida operative per qualificare gli interventi della Polizia municipale in tema di contraffazione e sicurezza dei prodotti. Sono quelle scaturite dal percorso formativo e dalla successiva attività di controllo che nei mesi scorsi ha caratterizzato il progetto “Modena, insieme contro la contraffazione” e che sono state illustrate in occasione del convegno di mercoledì 4 dicembre dedicato proprio al progetto sviluppato dall’ufficio Politiche delle sicurezze del Comune sulla base di un finanziamento dell’Anci e con la collaborazione della Prefettura, delle Forze dell’ordine, della Camera di commercio, delle associazioni economiche e dei consumatori, dell’Azienda Usl.
Nell’ambito del progetto è stata sviluppata anche una campagna di comunicazione rivolta ai consumatori e di cui il titolo del convegno ha ripreso gli slogan: “Vero/falso. Sicuro/insicuro. Legale/illegale. Le molteplici facce della contraffazione”.
Le linee guida sviluppate dalla Polizia municipale rappresentano una sorta di manuale che potrà essere utilizzato anche nella rete della scuola di Polizia locale e che comunque ha permesso di formare ben 26 agenti appartenenti a diversi nuclei operativi (Edilizia e commercio, Problematiche del territorio, Antievasione, vigili di quartiere) durante il corso al quale hanno partecipato anche rappresentanti di Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, oltre che della Direzione territoriale del lavoro e del Dipartimento di salute pubblica dell’Ausl.
“I Comuni e i loro corpi di Polizia municipale sono in grado di assumere un ruolo di primo piano nella filiera della prevenzione e del contrasto ai fenomeni di illegalità e criminalità”, ha spiegato il sindaco di Modena Giorgio Pighi intervenendo anche come delegato Anci nazionale a Sicurezza, immigrazione e legalità. “Rispetto al fenomeno della contraffazione dei prodotti – ha aggiunto Pighi – non possiamo limitarci a considerare il danno economico per le imprese. L’illegalità diffusa crea concorrenza sleale, determina situazioni di lavoro nero e di mancanza di copertura dai rischi per i lavoratori, possibilità di ingenti affari per la criminalità organizzata e per il riciclaggio di denaro sporco, oltre che danno ambientali per lo smaltimento non corretto dei rifiuti di quei processi produttivi. A tutto questo si deve aggiungere che con la contraffazione ci sono rischi per l’incolumità e la salute dei consumatori che quindi – ha sottolineato Pighi – devono essere messi in grado di saper valutare se il prodotto che si sta acquistando è vero o falso, sicuro o insicuro, legale o illegale”.
Il progetto ha svolto approfondimenti su diversi settori (dai giocattoli ai cosmetici, dagli autoricambi ai farmaci) mentre una sessione del convegno è stata dedicata alla contraffazione agroalimentare sulla quale è intervenuto l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni.
La questione è stata affrontata, illustrando la filiera dei controlli e sottolineando la necessità di rafforzare gli interventi sul territorio, anche dal presidente della Camera di commercio di Modena Maurizio Torreggiani, dal comandante dei Nas dei Carabinieri di Parma Angelo Balletta e da Gianluca Giuli, responsabile della sede di Modena del Dipartimento Ispettorato centrale della Tutela della qualità e repressione frodi (Icqrf) del ministero dell’Agricoltura.
UN VADEMECUM PER I CONTROLLI
Settore per settore, ecco indicazioni e normative per qualificare gli interventi
Dalle indicazioni su come si deve accedere nei locali e nei luoghi delle imprese, fino ai fac simile dei verbali di accertamento e ai consigli pratici su cosa e dove guardare, prodotto per prodotto, per verificarne la correttezza: l’imballaggio, la sigillatura, il posizionamento dei marchi.
Rappresentano una sorta di vademecum le linee guida operative per qualificare gli interventi della Polizia municipale di Modena in tema di contraffazione e sicurezza dei prodotti con approfondimenti specifici su abbigliamento, accessori e bigiotteria, cosmetici, occhiali, supporto audiovisivi (come cd e dvd), bilance, giocattoli, farmaci, materiale elettrico, autoricambi, apparecchi radio e telefoni cellulari, dispotivi elettromagnetici, prodotto da costruzione e dispositivi di protezione individuale.
Non manca il riepilogo delle normative relative al settore alimentare e a quello non alimentare, così come il prontuario delle violazioni con l’indicazioni puntuale delle sanzioni amministrative e dei reati penali in cui si può incorrere.
Nei mesi scorsi, tra aprile e novembre, nell’ambito del progetto “Modena, insieme contro la contraffazione” che ha promosso il corso di formazione dal quale sono scaturite le linee guida, sono stati effettuati anche 38 controlli a diversi commercianti modenesi, due terzi dei quali italiani, che hanno portato al sequestro di oltre 5 mila prodotti contraffatti e a sanzioni per 136 mila euro.
OCCHIO AI GIOCHI SOTTO L’ALBERO
Anche on line i consigli ai consumatori per acquistare prodotti sicuri e certificati
Tra i settori presi in considerazione nel corso del progetto “Modena, insieme contro la contraffazione” c’è quello dei giocattoli, particolarmente d’attualità in questo periodo. Sotto l’albero, infatti, si possono celare insidie che, oltre a produrre effetti negativi sull’economia legale, creano rischi per la salute e la sicurezza di bambini e adulti. La campagna promossa dal Comune contiene informazioni utili per i consumatori: www.comune.modena.it/politichedellesicurezze. Per segnalazioni alla Polizia municipale: tel. 059 20314.
Innanzitutto, anche in tempi di crisi, meglio fare attenzione ai prezzi troppo bassi rispetto all’originale e ad acquistare i giocattoli solo in negozi di fiducia o ditte specializzate, mai da venditori non autorizzati. Di fronte al rischio di mettere in pericolo la sicurezza dei bambini, conviene fare un regalo in meno.
Tra le cose da verificare sulle confezioni dei giocattoli, una delle principali è il marchio “CE”, in italiano e non più piccolo di 5 millimetri: rappresenta la conformità alle norme europee e attesta che produzione, importazione e vendita del prodotto sono in conformità alle norme europee sulla sicurezza. Oltre a questo bisogna verificare le avvertenze sulla fascia di età per cui è adatto il prodotto e nome e indirizzo del produttore, dell’importatore o distributore.
Per l’acquisto dei videogiochi è preferibile ricercare quelli che presentano il simbolo “PEGI”, che attraverso otto descrittori simbolici indica la tipologia del gioco, il grado di violenza, il linguaggio adottato e la fascia di età a cui è rivolto.
Per i giocattoli elettrici è opportuno verificare che sulla confezione ci sia il marchio “IMQ” (Istituto marchi di qualità): garantisce che il giocattolo è stato sottoposto a test di sicurezza. Attenzione ai materiali utilizzati: in caso di giocattoli di stoffa o peluche, oltre al marchio “CE”, bisogna controllare che i materiali siano di buona qualità (peli che non si staccano, occhi e naso fissati in modo anti-strappo, cuciture solide, nastri corti ed imbottitura che non si sbriciola) e che non siano infiammabili.
Vanno verificate anche che le dimensioni dei giocattoli e/o delle parti staccabili siano tali da non poter essere inalati o ingeriti. Spesso i giocattoli contraffatti sono di materiale plastico scadente, pericoloso per lesioni alla cute e alle mucose. Le istruzioni d’uso devono essere redatte anche in lingua italiana, se sono presenti solo in lingua estera, il giocattolo è contraffatto.