Martedì 26 novembre il consiglio comunale ricorda Evaristo Scaramelli, sindaco di Maranello dal 1967 al 1984, di cui proprio il 26 novembre ricorrono i dieci anni dalla scomparsa. Sarà il sindaco Lucia Bursi, in apertura della seduta alle 19,30, a parlare della figura di Scaramelli e a consegnare una pergamena ricordo alla moglie Lucia Tagliazucchi. Nato a Maranello, Scaramelli partecipò agli ultimi mesi della lotta di Liberazione. Dopo un’esperienza come sindacalista nei coltivatori diretti della CGIL, nel 1951 entrò in consiglio comunale, dove è rimasto fino al marzo del 1995. Fu sindaco di Maranello dal 3 agosto 1967 al 6 aprile 1984. Erano gli anni del boom del distretto ceramico: Scaramelli seppe guidare lo sviluppo urbanistico e industriale del paese, ma anche la crescita sociale e culturale della comunità maranellese, che in quegli anni passò da circa 7.000 a più di 13.000 abitanti. Di quel lungo periodo fu protagonista anche per gli stretti rapporti con Enzo Ferrari: con il fondatore della casa del Cavallino contribuì allo sviluppo del paese con la costruzione di opere importanti come l’Istituto Professionale Ipsia Ferrari e la piscina comunale. Tra Scaramelli e Ferrari ci fu sempre grande rispetto reciproco, anche nelle situazioni più difficili come le trattative sindacali all’interno dell’azienda. Conclusa l’esperienza di sindaco, Scaramelli continuò ad occuparsi della vita pubblica del paese, come sindacalista per i pensionati della CGIL, come punto di riferimento e di equilibrio nella vita politica locale e con il lavoro al Circolo Arci cittadino. A un anno dalla scomparsa, l’amministrazione comunale gli ha intitolato, nel novembre 2004, la sala polivalente di Via Dino Ferrari.