Attraverso l’analisi sistematica dell’attività di radiologia, “nessun comportamento opportunistico o anomalo si è verificato nelle attività di simil-Alp nel Dipartimento Servizi Radiologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna”. Lo afferma l’assessore alla Salute, Carlo Lusenti, in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Monica Donini.
Il fatto, ricorda Lusenti, “è stato innescato da una lettera anonima basata su una teoria falsa e calunniosa che ha messo in discussione l’onorabilità dell’ospedale e del nostro sistema sanitario. L’organizzazione è sana, chi manda denunce anonime abbia il coraggio – sottolinea l’assessore – di presentarsi in Procura con fatti e ci metta la faccia”. Lusenti illustra poi i contenuti dell’indagine che l’Azienda sanitaria e la Regione hanno deciso di attivare: 59 pagine di dati e analisi (dal 2011 al 2013) che evidenziano la complessità di “un sistema tracciato e verificato con continuità”. Per Lusenti “è impossibile, all’interno di questo sistema, commettere infrazioni: per farlo occorrerebbe manomettere più sistemi”.
La simil-Alp (una delle tre Tac presenti e funzionanti al Maggiore) è una macchina – si legge nella relazione – di altissima definizione (64 strati), in funzione al Pronto soccorso 24 su 24, 365 giorni all’anno, per far fronte a situazioni non ordinarie di aumento della domanda o di insufficienza del personale (relative e temporanee) e per garantire ai cittadini tempestività di risposta, compatibilmente con la disponibilità delle apparecchiature, attraverso il prolungamento dell’orario di lavoro. La disponibilità del personale, su base volontaria, la ripartizione dei carichi di lavoro e la verifica e la rendicontazione puntuale delle prestazioni effettuate è affidata alla responsabilità dei Direttori di Dipartimento. Secondo i dati emersi nella relazione, la simil-Alp esegue 75 prestazioni al giorno per 365 giorni all’anno, 24 ore su 24.
Silvia Noè (Udc) apprezza il modo con il quale la Regione ha potuto affermare che “l’organizzazione è sana”. Analogo apprezzamento anche da Giuseppe Paruolo (Pd).
“Il sistema di verifica e controllo e le parole dell’assessore- afferma Andrea Pollastri (Pdl)- mi rassicurano”.
Andrea Defranceschi (Mov5stelle): “Mi sento di credere alle parole dell’assessore. Concordo inoltre sul danno di immagine e per il tempo perso in questa vicenda: chi l’ha messa in moto dovrebbe metterci la faccia”.
Paola Marani (Pd) auspica “una campagna di informazione per difendere e salvaguardare il nostro sistema sanitario messo ingiustamente in discussione da questa vicenda: il danno che ha subito è grandissimo”.