“Mi auguro che nella stagione venatoria che si apre ufficialmente domenica prossima venga rafforzata l’attività di vigilanza dei corpi preposti (Forestale, Guardie provinciali, volontari, ecc.) e diminuiscano sensibilmente le vittime della caccia che lo scorso anno (in 62 giornate) sono state 21 morti e 97 feriti, fra cacciatori e non”.
Con queste parole la consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo commenta l’avvio della stagione venatoria 2013-2014 che per legge comincia la terza domenica di settembre, preceduta dalle giornate di pre-apertura che in Emilia-Romagna vengono stabilite dalle Province.
“Fortunatamente in Emilia-Romagna, come nel resto del paese, diminuisce anche il numero dei cacciatori – spiega Meo – e se l’anno scorso erano circa 43.000 quelli residenti in regione, quest’anno si registra un calo deciso in tutte le province, dovuto probabilmente alla crisi economica e molto superiore al consueto calo fisiologico del 4-5%.”
“Se il numero dei fucili è in calo – continua l’esponente ecologista – i problemi restano gli stessi da anni: danni alle colture agricole, bracconaggio, incidenti e proiettili vaganti nelle vicinanze delle abitazioni. E sebbene a livello nazionale siano stati sventati i temuti blitz in Parlamento per stravolgere e peggiorare la legge 157/92 e consentire la “caccia selvaggia”, molte Regioni continuano ad autorizzare tempi e modalità di caccia non consentiti dall’Unione Europea o ad approvare calendari venatori troppo lunghi o con leggi regionali invece che con provvedimento amministrativo, per impedire i ricorsi ai Tar”.
“Oltre a ciò – conclude la consigliera Meo – in Emilia Romagna, a causa dell’epidemia di influenza aviaria, è stato sospeso l’utilizzo di alcuni uccelli da richiamo per la caccia nelle zone umide. Si tratta di una misura cautelativa per limitare il diffondersi del virus H7N7, prevista da un’ordinanza del Ministero della Salute in tutti i casi in cui sul territorio nazionale si modificano le condizioni epidemiologiche. Il provvedimento riguarda gli uccelli da richiamo appartenenti agli ordini degli anseriformi e caradriformi (germani reali, anatre germanate e pavoncelle)”.