Scuola. Cisl Modena ottimista per il nuovo anno, anche se resta problema precari e docenti inidonei

Niente tagli, ulteriori posti in deroga sul sostegno e nelle aree colpite dal terremoto, stabilizzazione per 321 tra docenti e collaboratori scolastici. Sembra partire con il piede giusto il nuovo anno scolastico per i 92.300 studenti modenesi di ogni ordine e grado che torneranno in aula lunedì prossimo 16 settembre. «L’anno scolastico 2013/14 lascia intravvedere uno spiraglio di luce tra le tante ombre che da tempo si allungano sulla scuola italiana – commenta il segretario provinciale della Cisl scuola Monica Barbolini – Non solo non ci sono tagli, ma l’organico totale ha visto l’arrivo di nuovi posti: 205 docenti e 116 collaboratori. È complessivamente positivo anche il nostro giudizio sul decreto scuola approvato l’altro giorno dal Consiglio dei Ministri, che prevede un nuovo piano triennale di assunzioni, il consolidamento dei posti di sostegno e la conseguente stabilizzazione del lavoro, qualche risorsa in più per la formazione. Sono risposte concrete a problemi per i quali da tempo la Cisl scuola chiede una soluzione. È positivo anche il fatto di avere riconsiderato le norme sul dimensionamento, sperando che si arrivi finalmente a superare il controsenso delle scuole senza dirigenti». La Cisl scuola di Modena esprime, invece, perplessità su altri passaggi del decreto scuola, come l’orario di lavoro del personale; un aspetto da valutare attentamente in quanto presenta implicazioni con le prerogative contrattuali. Per il sindacato di palazzo Europa resta aperto, inoltre, il problema dei docenti inidonei, a cui si lega la stabilizzazione degli assistenti amministrativi e tecnici, le cui immissioni in ruolo sono bloccate da oltre due anni. «È ineludibile un progetto organico per il reclutamento dei docenti precari e dei nuovi docenti – aggiunge Barbolini – Non è ammissibile, poi, che ogni volta che cambia il ministro dell’Istruzione mutino anche le regole creando sconcerto, disorientamento, contenzioso continuo e malfunzionamento della scuola. Gli studenti, le famiglie, i lavoratori della scuola hanno bisogno – conclude il segretario provinciale della Cisl scuola – di un progetto armonico di lunga durata e di regole certe».