Il battesimo di una nuova Ferrari è sempre qualcosa di speciale e lo è ancor di più se la vettura si chiama proprio… Speciale! Svelata ufficialmente questo pomeriggio dal Presidente Luca di Montezemolo, dall’AD Amedeo Felisa e dal Vicepresidente Piero Ferrari, la nuova serie speciale è subito stata al centro dell’attenzione dei media nella prima giornata del Salone Internazionale dell’Automobile.
L’occasione è servita anche al Presidente Montezemolo per un annuncio importante per il futuro dell’Azienda: “Nei prossimi cinque anni investiremo due miliardi di euro, tutti autofinanziati” – ha detto – “La cifra non comprende gli investimenti per la Formula 1, i cui risultati tecnologici e il know-how sono però trasferiti sui modelli stradali, come ampiamente accaduto anche per la 458 Speciale”.
Si tratta quindi di un aumento di seicento milioni di euro rispetto a quanto effettuato nell’ultimo quinquennio, che ha portato ad avere oggi sullo stand dello IAA la gamma più completa della sua storia: “Queste automobili sono il concreto risultato dei costanti investimenti sul prodotto” – ha chiosato Montezemolo, che ha ribadito la scelta annunciata lo scorso 8 maggio a Maranello di autolimitare la produzione – “Quest’anno e nel 2014 non produrremo più di settemila vetture per non perdere l’esclusività del brand. Su questa strategia c’è il totale accordo con l’azionista di maggioranza, la FIAT e il suo AD Sergio Marchionne. Il fatto di mantenere invariata la produzione comporterà un allungamento delle liste d’attesa che però valorizzerà ancor di più il marchio. Stiamo avendo un successo clamoroso negli USA, dove ci vorrebbero molte di più di duemila auto, e vanno bene anche Giappone, Hong Kong, dove presto festeggeremo il trentennale della nostra presenza, gli Emirati e, in Europa, la Germania insieme a Svezia, Danimarca e Finlandia. A fine anno apriremo uno show room a Casablanca, in Marocco, e poi a Baku, in Azerbaigian. Ci sono tante richieste ma dobbiamo porre un freno perché altrimenti si rischia di iniettare sul mercato un numero di vetture che non garantirebbe più l’esclusività. Ciò che mi sta a cuore è la forza del marchio: il valore della Ferrari deve restare altissimo”.
Contemporaneamente c’è un’altra sfida da vincere: “Vogliamo però nello stesso tempo aumentare l’utile” – ha detto – “Per questo punteremo molto sul brand, dal quale prevediamo di ottenere un utile alla fine dell’anno di cinquanta milioni di euro: oggi nel mondo ogni minuto si vendono 95 prodotti col marchio Ferrari grazie ai nostri 60 negozi presenti in tutto il mondo e all’e-commerce, avvicinandoci così ai grandi marchi della moda”.
Infine, non poteva mancare un accenno alla Formula 1: “Ci sono ancora molte gare da disputare e non dobbiamo mollare mai, fino all’ultimo chilometro” – ha detto Montezemolo – “Credo che ci debba essere uno sforzo enorme da parte di tutti, dobbiamo avere una monoposto competitiva. L’ho già detto ma lo ribadisco: voglio ringraziare i tifosi, che hanno dimostrato grande affetto e comprensione e questo ci deve spingere a fare ancora di più. Magari sarebbe stato meglio se ci fosse stato qualche fischio in meno a Vettel: complimenti a lui e alla Red Bull ma a chi ci critica e ha la memoria corta voglio ricordare che la Ferrari negli ultimi anni è stata sempre al vertice”.