Un percorso per scoprire che le ultime pagine della Bibbia, quelle dell’Apocalisse, oltre che parole sono immagini smaglianti e piene di forza e che il loro messaggio supera la fine del mondo e contiene la speranza. È questo il senso della mostra “Il libro dell’Apocalisse visto da Romano Pelloni”, settanta disegni, sette tele e due sculture del noto artista carpigiano che saranno esposte a Modena, nella sala espositiva “Il Paradisino” (via Cavour, 52), da sabato 7, con inaugurazione alle ore 18, a domenica 15 settembre.
Il ciclo dedicato all’Apocalisse, pensato da Pelloni in occasione dell’anno della Fede e presentato a Roma nell’ottobre 2012, si propone con un esplicito intento didascalico: come spiega lo stesso autore, la scelta di illustrare i passi del libro di Giovanni ha lo scopo di renderlo più immediatamente fruibile al pubblico mettendo in evidenza «il fondamentale significato che figure e colori hanno in questo straordinario e complesso testo sacro che sostanzialmente è una battaglia tra il bene e il male. Confido – conclude Pelloni – che questa mia “rilettura” possa servire alla causa del bene».
Ognuno dei settanta disegni del ciclo illustra uno specifico passo dell’Apocalisse scegliendo come chiave espressiva il realismo figurativo. Tutte le immagini sono inserite in uno spazio sferico, caratteristica ricorrente delle opere dell’artista, e connotate da un affascinante cromatismo simbolico con colori vivaci che catturano e guidano l’attenzione del visitatore alla lettura dell’opera. Nella costruzione del racconto, l’universalità del testo dell’Apocalisse si intreccia con la vita e la storia dell’autore: nei dipinti si trovano infatti citazioni della città di Carpi, la cattedrale e la piazza, ricordata attraverso un episodio preciso, l’eccidio di sedici carpigiani avvenuto a opera dei fascisti il 16 agosto 1944 e al quale Pelloni, allora adolescente, assistette.
La mostra, che ha il patrocinio del Comune di Modena e dell’Unione cattolica artisti italiani, è visitabile tutti i giorni, dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30. L’ingresso è libero. È disponibile il catalogo integrale delle opere, edito da “Il Portico”.
Romano Pelloni, biografia
Pelloni, oggi ottantaduenne, è nato a Carpi l’1 luglio 1931. Ha studiato pittura e scultura all’istituto Venturi di Modena. Tra gli anni ’60 e ’70 ha insegnato storia dell’arte ed è stato tra i membri dell’équipe dell Ministero della pubblica istruzione per il rinnovo della didattica dell’arte nelle scuole medie e superiori. Scultore, pittore e realizzatore di vetrate e affreschi murali, come arredatore di spazi sacri, dopo il Concilio Vaticano II, ha operato in oltre 200 chiese e cappelle in Italia e all’estero. Ricca è anche l’attività di pubblicista che si distingue per una costante tensione alla promozione della cultura locale attraverso numerosi articoli e libri pubblicati in gran parte con la Cassa di Risparmio di Carpi assieme a Dante Colli e Alfonso Garuti, e dalla Casa Editrice “Il Portico” di Carpi. Recentemente ha esposto una grande antologica dedicata alle sculture dal ’68 in poi. Ora sta lavorando ad una mostra tematica sulle coppie umane tra storia e miti.