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Crisi edilizia Reggio Emilia: parte il Fondo di garanzia per le pmi

fondo-garanzia-ediliziaPartirà con uno stanziamento di un milione di euro (messi a disposizione da Provincia di Reggio Emilia e Camera di commercio) il fondo di garanzia che dovrà dare ossigeno alle piccole e medie imprese che rischiano di rimanere strozzate dalla crisi che ha colpito le grandi aziende del comparto edile, inserite in procedure di concordato, fallimento o percorsi di ristrutturazione del debito.

È quanto emerso questa mattina nel corso dell’incontro dell’Unità anticrisi convocata in Provincia. “Dopo l’inizio della crisi economica – ha spiegato la presidente Sonia Masini – la Provincia di Reggio Emilia ha affiancato alla propria attività ordinaria, un’attività di sostegno alle imprese. L’intervento di oggi rappresenta l’ennesimo, concreto risultato raggiunto dall’Unità anticrisi. La situazione è davvero pesante, le difficoltà del settore edile proseguiranno nel tempo ed è quindi necessario accompagnare il comparto verso una riconversione, perché il rischio che stiamo correndo è quello di passare dal dramma economico al dramma psicologico, sociale e familiare”.

“La Provincia e la Camera di commercio garantiscono un milione di euro per l’avvio del fondo che sarà seguito con un monitoraggio continuo – ha proseguito la presidente Masini – Ci auguriamo che in seguito si possano integrare nuove risorse. La Regione in particolare potrebbe intervenire, in linea con le riflessioni che sono state presentate. È auspicabile un contributo anche da altri soggetti, e magari anche un gesto simbolico da parte dei Comuni. Intendiamo interessare anche il Governo per un sostegno a questo progetto-pilota”.

Il sostegno della Camera di commercio è stato riconfermato dal presidente Enrico Bini: “Noi ci impegniamo a garantire 500mila euro, ma non possiamo intervenire solo noi, è necessario che il sistema bancario dia il proprio sostegno. Ora l’emergenza è l’edilizia, ma presto ci saranno altri settori in difficoltà; dobbiamo prevedere interventi analoghi. È necessaria una regia politica che mantenga il tavolo attivo e pronto per queste situazioni”.

Di situazione economica reggiana “sempre più drammatica” ha parlato anche il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi: ”Il settore edile in particolare desta crescenti preoccupazioni: recentemente sono state promosse a livello nazionale alcune misure che ci auguriamo possano generare i primi segnali di ripresa, tuttavia sarà necessario ripensare interamente il settore perché è finito il periodo del consumo del territorio come è stato concepito fino a qualche anno fa”.

I numeri della crisi dell’edilizia

Nel primo trimestre 2013 si è registrato un fortissimo incremento nell’utilizzo degli ammortizzatori sociali da parte del settore edile rispetto allo stesso periodo del 2012 (+1.300% per quanto riguarda la CIGS). Le procedure di fallimenti e concordati già in essere rischiano di mettere in difficoltà circa 2.000 dipendenti, considerando l’indotto coinvolto si arriva a 10-12.000 addetti: si stima che i debiti che le aziende del settore già in crisi registrano verso aziende del territorio emiliano ammontino a oltre 60 milioni di euro.

Come funzionerà il fondo

Il fondo di garanzia, che sarà gestito attraverso il sistema dei Confidi, è dedicato alle piccole e medie imprese reggiane che vantano crediti nei confronti di imprese edili reggiane che abbiano avuto almeno 15 dipendenti ammesse (l’omologa non è necessaria) a fallimento, concordato, rinegoziazione del debito o liquidazione coatta amministrativa nei 18 mesi precedenti. Attraverso il fondo di garanzia sarà possibile l’anticipazione/consolidamento del 65% del credito nominale di cui il richiedente gode. I beneficiari devono essere pmi e possedere simultaneamente i seguenti requisiti: sede legale e operativa nel territorio della provincia di Reggio Emilia; regolare iscrizione al Registro delle imprese istituto presso la Camera di commercio di Reggio Emilia; essere in regola con la posizione antimafia ai sensi della normativa e dei Protocolli siglati dalla Provincia di Reggio Emilia. Escluse le attività immobiliari, come quelle finanziarie e assicurative, in quanto ritenute non prioritarie, a favore delle attività produttive e di servizio

I tempi di messa a disposizione dello strumento saranno i più brevi possibili, ovvero a sportello: tutte le imprese in possesso dei requisiti potranno infatti presentare domanda presso le agenzie dei Confidi aderenti, i quali svolgeranno una veloce istruttoria ed erogheranno la garanzia. Un apposito comitato, con la rappresentanza degli enti finanziatori, si occuperà del monitoraggio del fondo e delle pratiche, e della rendicontazione ai finanziatori.

 

 

 

















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