Venerdì 10 maggio Heart in hand in concerto per una delle due date italiane. Al via l’11esimo Festival del Teatro in lingua inglese a cura di Mtw, Modena Theatre Workshop. Dalla Sanità modenese al Risorgimento, tre incontri. Alla Delfini Danilo Bertani presenta “Il vecchio e il fiume”.
Direttamente dalla Gran Bretagna le nuove frontiere della musica inglese aprono il fine settimana della Tenda di viale Monte Kosica (angolo viale Molza) per lasciare poi spazio a vicende italiane dal sapore diverso. Sono le storie delle piccole imprese che funzionano proponendo un modello di sviluppo capace di non guardare esclusivamente al profitto, raccontate da Chiara Spadaro in “Piccolo è meglio”. E sono anche “Le storie di un solo mondo” di Sara Faieta vissute con gli occhi di chi giunto in Italia da altri paesi deve fare i conti con “l’altro” che siamo noi.
Venerdì 10 maggio alle 21 fanno tappa alla Tenda di Modena gli Heart in hand, considerati una delle rivelazioni del panorama musicale hardcore inglese. La tappa nella struttura gestita dall’assessorato comunale alle Politiche giovanili costituisce una delle due date in Italia della band inglese. Con un nuovo album in uscita nei prossimi mesi gli Heart in hand sono ritenuti tra i migliori esponenti della rinascita del punk/hardcore inglese del nuovo millennio. Ispirati dal sound dei Gallows, rappresentano un riuscito compromesso tra la musica del Old-School e le sonorità del hardcore di nuova generazione. Nei concerti in Italia sono supportati dai connazionali Heights (www.facebook.com/heartinhandukmh e www.facebook.com/weareheights). L’apertura del concerto sarà affidata a Desire Before Death e Whales’ Empire.
E’ invece un’Italia inedita, fatta di piccole imprese che funzionano, quella raccontata da “Piccolo è meglio” il libro di Chiara Spadaro in presentazione alla Tenda sabato 11 maggio alle 18 a cura dell’Associazione l’Asino che vola con la partecipazione dell’autrice. Il libro della giornalista vicentina, appena uscito dalla stampa per Altreconomia Edizioni, raccoglie venti storie italiane di grandi “imprese” su piccola scala che raccontano “Quando le dimensioni, le persone e la qualità della vita contano”, come recita il sottotitolo. Una cooperativa agricola che paga il giusto prezzo ai contadini, la “Confindustria etica” della Val di Susa, la “Piccola distribuzione organizzata” dove fare la spesa, una fabbrica di cemento che sfida la mafia, una pesca senza strascichi, i folli viaggi di turismo responsabile, i ristoranti con l’anima e molte altre. Storie che raccontano un modello economico e sociale differente e replicabile, che fa impresa senza guardare solo al profitto, che guarda avanti ma non si dimentica chi resta indietro. E’ la narrazione di un’altra Italia, quella delle minuscole imprese dell’economia solidale e dei progetti di filiera corta, del rispetto dei territori, della partecipazione dei cittadini, della capacità di fare rete, della difesa di tradizioni, prossimità, lentezza, semplicità e gratuità.
Infine, domenica 12 maggio alle 18 la Tenda propone un nuovo incontro di Letture dedicata a “Le storie di un solo mondo” (Ediesse editore), una raccolta di racconti su immigrati in Italia e non solo. La serata, che vedrà la presenza dell’autrice Sara Faieta, docente negli istituti superiori di Modena, è a cura di l’Asino che vola, Cgil Modena e Centro Lavoratori Stranieri Cgil. Il libro nasce per dare all’altro, allo straniero una voce e un volto che colmi la distanza tra le persone favorendo l’incontro, nella convinzione che pregiudizio e paura nascono spesso da scarsa conoscenza. I racconti vogliono aiutare a riflettere sulla alterità; è così che emergono le paure nascoste dell’altro nei nostri confronti, la prospettiva cambia e l’altro non è più lo straniero, ma siamo noi.
Tutte le iniziative sono gratuite (per informazioni: tel. 059 214435 – fax 059 4392833, www.latenda.mo.it; www.facebook.com/latenda).
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Musical, commedie e gialli: tutti rigorosamente in lingua inglese. Da sabato 11 maggio a domenica 2 giugno al Teatro dei Segni di via San Giovanni Bosco 150 si svolge l’11esimo Festival del Teatro in lingua inglese a cura di Mtw, Modena Theatre Workshop. L’iniziativa ha il patrocinio della Circoscrizione 2. Gli spettacoli sono ad offerta libera; il ricavato verrà destinato al progetto “Open Mind” che prevede interventi a favore di bambini in Thailandia e Laos.
Sabato 11 maggio alle 21 Mtw e scuola media Carducci presentano “Alice”; domenica sarà la volta di “Break a Leg”; domenica 19 maggio alle 21 “The Lost Diamond Mine of Mirandola” scritto e diretto da Adrian James; venerdì 24 alle 19 Mtw e le scuole medie Paoli portano in scena “Cindy!”; domenica 26 alle 21 sarà la volta di Mtw Teens con “Chicago by Night”. La rassegna teatrale si conclude domenica 2 giugno alle 21 con “Island of Doom”. Per ulteriori informazioni: tel. 339 4987667 (email: mtw@mtwnet.it, sito internet: www.mtwnet.it www.facebook.com/modenatheatreworkshop).
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Si svolge sabato 11 maggio alle 17 presso il salotto Aggazzotti in viale Martiri 38 il primo dei tre incontri organizzati dall’associazione Terra e identità con il patrocinio della Circoscrizione 1. Storia della sanità modenese, Est come estensi e Risorgimento sono gli argomenti che verranno affrontati nel ciclo del ciclo “Modena: una storia affacciata sul mondo”. Al primo appuntamento, dedicato ai 50 anni del Policlinico Corrado Lavini e Massimo Saviano presenteranno una storia della sanità a Modena dal Medioevo ai giorni nostri, mentre Gabriele Sorrentino parlerà del ruolo del Policlinico nella storia della città.
Tema dell’incontro del 25 maggio, che si svolgerà nel salotto Aggazzotti in viale Martiri 38 con Claudio Mutti e Elena Bianchini Braglia, sarà invece “Le terre estensi e l’Europa dell’Est: dai Magiari al grande Sobieski”. Infine, Graziella Martinelli Braglia, Franco Cardini e Stefano Boni interverranno alla conferenza dedicata a Cialdini in programma il 18 giugno alle 21 nella sala civica di piazzale Redecocca.
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È la storia di un riscatto, compiuto principalmente grazie alla scuola, quella raccontata nel libro “Il vecchio e il fiume: le due vite di un pescatore nella valle del Lambrusco”. Il volume autobiografico di Danilo Bertani, edito da Artestampa, sarà presentato venerdì 10 maggio alle 17 alla biblioteca Delfini in corso Canalgrande 103, alla presenza dell’autore. L’incontro, in collaborazione con il Centro territoriale permanente, sarà introdotto dal dirigente scolastico Davide Chiappelli.
Danilo Bertani, nato a Modena nel 1943, aveva la licenza elementare. A cinquantaquattro anni, dopo un processo per bancarotta, si iscrive alle scuole serali, diventando un “alfabetizzato di ritorno del XXI secolo”. Nel suo libro attraversa temi che vanno dall’insuccesso come opportunità di riscatto all’autobiografia come forma di guarigione.