Il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari è intervenuto in Aula, nella tarda mattinata di oggi, per sollecitare la solidarietà di Palazzo Madama nei confronti della ministra Cécile Kyenge, oggetto di pesanti insulti razzisti e sessisti. Applauso bipartisan in Senato quando il nome di Cécile Kyenge è stato pronunciato dal senatore Vaccari. Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri ha espresso ferma condanna delle minacce e degli insulti proferiti.
Applausi bipartisan in Aula, al Senato, nel corso dell’intervento del senatore modenese del Pd Stefano Vaccari che, nella tarda mattinata di oggi, al termine della seduta che ha dato il via libera alla Risoluzione di maggioranza sul Def, ha chiesto la parola per stigmatizzare gli insulti razzisti e sessisti di cui è stata oggetto, nei giorni scorsi, la neo-ministra per l’Integrazione, la modenese Cécile Kyenge. “Perché – ha spiegato il senatore Vaccari – attiene alla qualità della democrazia, della civiltà e della convivenza di questo Paese se una neo-ministra italo-congolese, nera, laureata, esponente di un movimento di associazioni e cittadini che ha condotto battaglie sui diritti degli immigrati in questo Paese, viene fatta oggetto di attacchi discriminatori e razzisti, espressione della più greve e vile sottocultura, che ha purtroppo derive anche nazifasciste, oltre che oggetto di attacchi di esponenti che siedono nel Parlamento europeo”. Vaccari ha domandato non solo che il Senato, come aveva già fatto la Camera per bocca del suo presidente Boldrini, esprima solidarietà e vicinanza alla ministra Kyenge, ma anche che chieda al Parlamento europeo un’azione esemplare verso l’europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio, distintosi per la volgarità del suo attacco alla neo-ministra. Non appena il senatore Vaccari ha pronunciato il nome della modenese Cécile Kyenge è scattato l’applauso bipartisan dell’Aula e anche il presidente di turno del Senato Maurizio Gasparri ha ribadito la condanna, a nome della presidenza di Palazzo Madama, per quanto avvenuto: “La presidenza e l’assemblea del Senato – ha detto Gasparri – condannano le espressioni di minacce e insulti al ministro Kyenge. Colgo l’occasione – ha concluso Gasparri – per esprimere la solidarietà verso tutti i colleghi che ricevono minacce a vario titolo, in particolare tramite il web”.