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Reggio: ‘Soli Deo Gloria. Organi, suoni e voci della città’ 2012

Qualità degli interpreti e sapienza della scelta musicale, attenzione ai giovani talenti, diffusione di una cultura dell’ascolto in un pubblico variegato, apertura alla città di luoghi di rara bellezza, e grandi numeri contraddistinguono l’ottava edizione della rassegna musicale Soli Deo Gloria. Organi, suoni e voci della città, da marzo a dicembre 2012 a Reggio Emilia.

Grandi numeri, perché Soli Deo Gloria, la cui direzione artistica è dovuta all’organista e maestro di cappella Renato Negri, propone anche per il 2012 un cartellone denso, 54 appuntamenti musicali, tutti a ingresso gratuito, in un arco temporale che si sviluppa appunto nel corso dell’intero anno. Concerti che – è un auspicio fondato sull’esperienza delle sette edizioni precedenti – si prevede non mancheranno di richiamare un pubblico rilevante, che si ritroverà in decine di luoghi diversi, soprattutto chiese, facendo ascoltare fra l’altro il suono di diversi e preziosi strumenti come gli organi di cui Reggio Emilia è ricca.

Quanto agli interpreti, a introdurre il programma bastano alcuni nomi per dare l’idea. Fra gli ensemble, di fama internazionale, Europa Galante diretta da Fabio Biondi, i Solisti filarmonici italiani, i Madrigalisti fiorentini e i Virtuosi italiani, mentre fra i solisti si contano Sigiswald Kuijken, Olga Pashchenko, Avinoam Shale, Elizaveta Miller, Marju Riisikamp, Petra van der Heide, Francesco Corti, Peter Vizard.

Tra le formazioni vocali e strumentali, con particolare attenzione ai talenti che hanno radici a Reggio Emilia, ecco la Capella Regiensis, gli ensemble dell’Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti e tanti giovani talenti. Il programma di Soli Deo Gloria non trascura poi Master class, incontri e, grazie al Premio famiglia Ovi, una visita agli organi più importanti d’Europa, per ammirarne suono e struttura. Novità assoluta di quest’anno è la Rassegna interregionale dei Campanari che si terrà in piazza Prampolini domenica 9 settembre.

I repertori non hanno confini: abbracciano la storia della musica da quella antica barocca al Romanticismo e alla contemporaneità, affiancano ai lavori dei compositori più celebri altri di meno noti al grande pubblico ma autentici capolavori, passando con efficacia dalla musica strumentale a quella vocale, dalla musica d’insieme ai solisti, spesso con uso di strumenti originali in un equilibrio continuo tra filologia e sensibilità contemporanea. Uno spazio speciale è riservato, nei concerti come nei Master, all’organo e un altro, quest’anno, al fortepiano durante il mese di maggio.

La città – dai quartieri storici al forese, ma anche diversi comuni reggiani – si apre a Soli Deo Gloria, offrendo l’accessibilità e la possibilità di incontrarsi in luoghi – le chiese, i Chiostri come quello Grande e splendido di San Pietro – portatori di cultura, spiritualità, arte e memoria, custodi spesso di strumenti – organi in primis – eccezionali. Sono tanti, fra gli altri e non a caso, i parroci che ogni anno rendono disponibile chiesa o spazio della parrocchia per ospitare un concerto di Soli Deo Gloria. E tante le persone che, per amore della musica o per ricordare un loro caro, offrono un concerto, con intenti e risultati propri del più sano mecenatismo.

Si innesca così un meccanismo, puntuale e virtuoso, che fa di Soli Deo Gloria un evento continuo e diffusivo di cultura, musica e socialità. E’ il caso di dire che la città cammina con la musica lungo un filo conduttore che guida la filosofia dell’intera rassegna. Se infatti la musica è cibo dell’anima e ossigeno dello spirito, ben si comprende l’intero percorso formato dai 54 appuntamenti che si dipanano dal cuore della città storica per attraversare il forese (Circoscrizioni Nordest e Ovest,) e raggiungere i comuni che hanno aderito all’iniziativa: Albinea, Carpineti, Rubiera, Sant’Ilario d’Enza, San Martino in Rio e Viano.

Soli Deo Gloria è promossa da Comune di Reggio Emilia – Servizio Istituzioni culturali e Circoscrizioni cittadine; Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla – Museo diocesano e Ufficio Beni culturali; Fondazione Manodori e dalla Capella Regiensis. Alla collaborazione dei Comuni di Albinea, Rubiera, Sant’Ilario d’Enza, San Martino in Rio si aggiungono quest’anno quella del Comune di Viano e Carpineti e l’ingresso fra i promotori dell’Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti e di Reggio Iniziative Culturali.

Soli Deo Gloria 2012 è stata presentata nella sede del Museo diocesano di Reggio Emilia, dove l’assessore a Cultura e Università del Comune di Reggio, Giovanni Catellani ha sottolineato fra l’altro “il rilievo e la crescente attenzione che la rassegna sta ottenendo anche in altri Paesi europei, a cominciare dall’Austria” e ha evidenziato che “questa consolidata esperienza continua a vivere e a svilupparsi grazie a un forte spirito di collaborazione e a una evidente unità di intenti di diversi soggetti, siano istituzioni, associazioni o singoli cittadini, che qui desidero ringraziare. Un’esperienza che quest’anno si arricchisce della nuova, importante collaborazione dell’Istituto Peri. A questa amicizia nel segno della musica si affianca la consueta forza della qualità degli interpreti e dei programmi scelti. Il tutto in una fase di crisi e soprattutto di tagli alle risorse. Se però, come abbiamo detto per le biblioteche, la crisi non può ‘tagliare le parole’, certo questo vale anche per Soli Deo Gloria: la crisi non può ‘tagliare la musica’, che è vitale per lo spirito e la vita di una comunità”.

All’incontro sono intervenuti il vescovo ausiliare della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla Lorenzo Ghizzoni: “Soli Deo Gloria è una grande occasione per ascoltare e crescere interiormente”, e il direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni culturali monsignor Tiziano Ghirelli: “Questa rassegna è un gioiello, un castone collocato nella nostra comunità, che da attuazione e visibilità all’intento della Chiesa per l’arte e per una nuova evangelizzazione, attraverso il contributo delle realtà laicali ed ecclesiale. Una sinergia importante, tra realtà anche diverse che lavorano insieme, con spirito di unità. Le verità di fede devono essere non solo fatte conoscere e essere convincenti, ma anche essere affascinanti, devono cioè essere proposte appassionando le persone. Credo che Soli Deo Gloria si muova in questa direzione”.

Sul tema della passione e della musica riportata nella vita delle persone si è soffermato anche il direttore dell’Istituto Peri, Maurizio Ferrari: “Ci troviamo nella necessità di dover ripensare i luoghi in cui fare musica e di liberarci da alcune prassi di vecchio stampo. Non più e non solo i luoghi tradizionalmente deputati alla musica. La musica va riportata nella vita delle persone, dentro agli uomini, perché essa riguarda gli uomini viventi, per parafrasare Antonio Gramsci. Soli Deo Gloria, con la sua notevole proposta di appuntamenti con interpreti di alta o altissima qualità in luoghi diversi, offre tra l’altro questa opportunità di avvicinare la musica alle persone, facendola trovare fra loro. Penso a quello che era la musica tra Settecento e Ottocento a Vienna e a Milano, una fase storica straordinaria in cui la cultura musicale era parte, quasi una necessità, della vita quotidiana e creava in qualche modo un’unitarietà linguistica. Di questa unitarietà abbiamo bisogno oggi, in una fase di grande frammentarietà. Soli Deo Gloria ha portato la cultura musicale, in particolare la musica antica, a un livello ‘di massa’ senza mai essere banale. Sarebbe interessante ora sperimentare lo stesso percorso e la stessa proposta anche per la musica del nostro tempo”.

Dopo aver presentato il programma e ringraziato collaboratori, sostenitori e sponsor, il direttore artistico della rassegna, Renato Negri, ha fra l’altro ricordato la straordinaria qualità generalmente riconosciuta agli organi presenti nel Reggiano: primi fra tutti quelli del duomo di Guastalla, della chiesa di San Francesco da Paola e della basilica della Ghiara a Reggio. Senza omettere quelli della Cattedrale e della basilica di San prospero in città, che necessitano però di alcuni interventi di restauro.

SPONSOR E SOSTENITORI – Data l’unità di intenti e la vasta collaborazione della città, meritano una citazione i tanti che a diverso titolo sono impegnati a sostegno di Soli Deo Gloria.

Sponsor della rassegna sono Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Gt srl Simonazzi Group, Ristorante Nuova Piedigrotta 2, Bus74, Tecnograf e Hotel Posta.

La rassegna gode anche del sostegno di cittadini sensibili alla cultura musicale: Franco Barnabà, Carlo Lombardini e Paolo Simonazzi, gli organari Pierpaolo e Federico Bigi, Famiglia Ovi, Graziano Bandini, Andrea Fontanelli, Guido Bizzi, Cristina Calzolari, Alberto Denti, Stefano Ferretti, Matteo Malagoli, Luciano Masini, Fausto Pizzocchero.

Nutrita è la collaborazione di istituzioni, enti e associazioni quali, in ordine alfabetico: Accademia Villa Bossi di Bodio Lomnago, Varese, Ambasciata della Repubblica d’Estonia presso la Repubblica Italiana, Adsi Associazione Dimore Storiche Italiane Delegazione di Reggio Emilia, Archivio di Stato di Reggio Emilia, Associazione Insieme per il teatro di Reggio Emilia, Associazione Inventori di Strade, Associazione Italiana Organisti di Chiesa, Associazione italiana Santa Cecilia, Biblioteca Armando Gentilucci, Biblioteca Panizzi, Camera di Commercio di Reggio Emilia, Confraternita del Santissimo Sacramento della parrocchia di Rubiera eretta nell’Oratorio della Santissima Annunziata, Fai Fondo per l’Ambiente Italiano delegazione di Reggio Emilia, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Forum provinciale delle Donne, Museo degli Organi Santa Cecilia di Massa Marittima, Grosseto, Parrocchia ortodossa romena San Spiridione Gerarca di Reggio Emilia, Per Sonar Organi 2012 VI edizione, Polo Culturale Cappuccini Reggio Emilia, Rete Reggio Emilia Terza Età, Rotary Club Reggio Emilia, Scuola di Organo del Conservatorio di Musica Giovanni Battista Martini di Bologna, Scuola di Organo del Conservatorio di Musica Arrigo Boito di Parma, Studium Regiense Fondazione per l’Università degli Studi nella Città di Reggio Emilia, Unione Campanari Reggiani.

RIFLESSIONI E COMMENTI – “‘La vita senza Musica sarebbe un errore’ scrisse F. Nietzsche. In tante città – scrive il direttore artistico Renato Negri – non solo europee, anche più piccole di Reggio, questo tipo di attività a ciclo continuo sono nella norma. Non voglio sentire parlare di crisi! E’ vero, la cultura è in ginocchio, però dobbiamo tutti rimboccarci le maniche se vogliamo salvare non solo un patrimonio storico-artistico – in questo caso le chiese, gli organi antichi e il patrimonio musicale – ma salvare anche un inestimabile patrimonio umano che con la propria creatività tenta da sempre di risollevare la bruttura e la tristezza che circonda la vita dell’uomo. Mi chiedo se un giovane operaio o impiegato disoccupato è più povero di un giovane musicista professionista disoccupato. Purtroppo si considerano le professioni artistiche come un nulla… tanto gli artisti campano d’aria… Nel nostro piccolo, con Soli Deo Gloria, diamo del lavoro a tanti giovani musicisti professionisti, e ricordiamoci che per ottenere una laurea nelle discipline musicali occorrono mediamente 10 anni di studi! Unico rammarico è, nella presente edizione, il non essere riusciti a continuare la bella collaborazione con l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna ‘Arturo Toscanini’ di Parma. Nonostante i costi dell’orchestra veramente contenuti, non siamo riusciti a portare a compimento un bellissimo progetto che confidiamo di realizzare il prossimo anno.

Tutti insieme per la nostra Città! Questo è lo slogan e l’auspicio che il sottoscritto e l’assessore a Cultura e Università Giovanni Catellani proponiamo nel presentare Soli Deo Gloria”.

Della rassegna, il critico musicale Daniela Iotti scrive: “Soli Deo Gloria ha rappresentato in questi anni un esempio unico di come si possa fare cultura ad alti livelli, coinvolgendo in maniera sistematica il territorio, le energie locali, i giovani artisti in un processo di valorizzazione dei luoghi storici, delle tradizioni senza scadere nel provincialismo, ma al contrario proiettando le iniziative reggiane in un contesto internazionale, grazie anche alla presenza di artisti prestigiosi che hanno onorato e continuano ad onorare la città della loro partecipazione. Credo che un elemento fondamentale del successo di Soli Deo Gloria sia proprio l’attenzione posta alla centralità della musica come momento fondamentale della vita di una persona, del suo cammino verso la conoscenza e il miglioramento di sé, dimensioni che trovano una loro ideale collocazione proprio negli spazi del sacro, le chiese e non solo, riconsiderate come luoghi di incontro della comunità, indipendentemente dalla liturgia, ma anche come parte della vita pastorale, e quale luogo educativo e formativo”.

Per informazioni: info@solideogloria.eu
















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