Un debutto speciale ha sancito la quinta ed ultima giornata della ventiduesima edizione di Wrooom, l’appuntamento che inaugura tradizionalmente la stagione sportiva della Scuderia Ferrari. Ieri pomeriggio è arrivato nella nota località turistica delle Dolomiti trentine Piero Ferrari che oggi ha incontrato i giornalisti presenti allo Chalet Fiat.
“Sono molto contento di essere qui: è la prima volta che partecipo a questo evento e voglio innanzitutto ringraziare Maurizio Arrivabene e la Philip Morris che hanno voluto che raggiungessi la squadra qui sulle nevi di Madonna di Campiglio” – ha detto il Vicepresidente della Casa di Maranello ai cronisti – “Di solito ci vediamo sulle piste o in qualche conferenza stampa ufficiale ma mi fa piacere poterlo fare in un ambiente diverso come questo”.
Nella chiacchierata si è parlato di tantissimi argomenti ma la Formula 1 è stata ovviamente il primo. A chi gli chiedeva se non fossero ormai troppi anni che la Scuderia non vince, Ferrari ha così risposto: “Non è che sia poi così tanto che non si vince: l’ultimo titolo Piloti risale al 2007 e nel 2008 e nel 2010 ci siamo andati vicinissimi. Abbiamo passato dei periodi di astinenza molto più lunghi e molto peggiori quindi credo che questa domanda andrebbe fatta piuttosto a qualcun altro che ha più fretta di vedere risultati e meno pazienza del sottoscritto che ne ha viste tante nella vita. Per me è un piacere poter essere vicino alla squadra, al suo capo Stefano Domenicali e, ovviamente, al nostro Presidente Luca di Montezemolo: non ho nessuna influenza sulle decisioni che prendono ma solo una grande amicizia perché le corse sono la mia passione. Il futuro della Formula 1? Innanzitutto spero che si mantenga il giusto equilibrio fra le gare fuori dall’Europa e quelle nel Vecchio Continente: da una parte non dobbiamo dimenticarci che questo è uno sport mondiale, dall’altra dobbiamo proteggere il patrimonio storico rappresentato da certi Gran Premi, come quello di Francia o le gare di Silverstone, Spa e Monza, dove assistiamo sempre a corse fantastiche”.
“Sono felice di vedere che c’è un grande affiatamento fra i nostri piloti e queste opportunità di stare insieme fuori dal lavoro sono molto belli” – ha proseguito Ferrari – “Ho avuto la possibilità di stare a cena con loro diverse volte quando sono a Maranello e ricordo quei momenti sempre con grande piacere: si chiacchera di tutto a ruota libera con grande sincerità. Credo che oggi ci sono molti bravi piloti e due o tre che possono essere definiti come dei fuoriclasse e uno, Fernando, ce l’abbiamo noi. Poi abbiamo Felipe che è un bravissimo ragazzo, affezionatissimo alla Ferrari, che ha dimostrato che, anche al fianco di un pilota straordinario come Schumacher, avendo una buona macchina sa andar forte anche lui: sta a noi metterlo nelle giuste condizioni ; a lui forse dobbiamo qualcosa.”
Si è parlato anche del Museo Casa Natale di Enzo Ferrari: “I lavori stanno andando avanti e l’inaugurazione si terrà il prossimo 10 marzo” – ha spiegato – “Avremo due punti di riferimento: a Modena un museo sulla nascita e sui primi passi di mio padre come pilota e come team manager e a Maranello il Museo sulla storia di un’Azienda partita proprio dal nulla in quei luoghi e che oggi ha assunto una fama mondiale”.
Passando dalle quattro alle due ruote, Piero Ferrari ha ricordato la sua grande passione per le corse motociclistiche: “La Ducati è sempre nel mio cuore e il binomio con Valentino mi tiene incollato davanti alla televisione sin dalle prove libere per seguire quello che succede in pista. Inoltre, c’è anche un rapporto professionale attraverso la mia società di engineering che collabora con la stessa Casa di Borgo Panigale”.