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Donelli Modena Rugby – Banco Brescia Rugby 45-8

DONELLI MODENA RUGBY: Assandri, Costantini (20’ st Santillo), Fenner, Galante, Frangulea (36’ st Rovina), Naude, Tepsanu (28’ st Uguzzoni), Stead, Trentini, Gibellini, Gerini, Venturelli (36’ st Giberti), Russo (30’ st Cattaneo), Gatti (6’ st Minari), Faraone (30’ st Milzani). Allenatore: Huygen.

RUGBY BANCO BRESCIA: Locatelli, Quaranta (25’ st Cogoli), Secchi Villa L., Gabba, Bonifazi, Secchi Villa G., Prezioso, Scotuzzi (30’ pt Romano M.), Rizzotto, Cuello (14’ st Volpari), Pedrazzani, Miglietti, Castiglia, Cairo (14’ st Romano D.), Cherubini. Allenatore: Molinari.

MARCATORI: 22’ pt mt Scotuzzi, nt (0-5), 27’ pt Fenner pz (3-5), 35’ pt mt Frangulea, tr Fenner (10-5), 38’ Bonifazi pz, 10-8; 1’ st mt Tepsanu, tr Fenner (17-8), 11’ st mt Frangulea, tr Fenner (24-8), 30’ mt Gerini, tr Fenner (31-8), 34’ mt Santillo, tr Fenner (38-8), 38’ mt Assandri, tr Fenner (45-8)

ARBITRO: Colantonio di Roma

NOTE: spettatori 800 circa, terreno perfetto, giornata fredda. Cartellini gialli nel primo tempo per Naude, al 16’ e Gibellini, al 20’ (Donelli) e nel secondo per Bonifazi, al 28’ (Banco Brescia). Nel corso dell’intervallo il presidente Berselli ha tributato un omaggio a Gonzalo Torraga, bandiera del Donelli che lascia il rugby e torna in Argentina. Punti: 5 Modena, 0 Brescia.

MODENA – Bene, bravo, sette più: il Donelli torna alla vittoria e lo fa grazie ad una ripresa straripante e, appunto, a ben sette mete complessive, tutte peraltro trasformate da quel cecchino eccezionale di Antony Fenner, attualmente dotato del 100% di realizzazioni dal piede da quando veste il biancoverde. Una prova decisamente positiva da parte degli uomini di Shaun Huygen che hanno conquistato ovviamente il bonus ma soprattutto hanno fatto squillare un campanello importante per il campionato: il Donelli è tornato in corsa per le posizioni che contano. A dirlo, al di là del punteggio eloquente, sono i rapidi cambi di gioco messi in mostra da Naude e compagni, la capacità del pacchetto di adeguarsi alla forza (notevole, ma per questo anche poco durevole) degli avversari di ieri, e la lucidità nella lettura del gioco.

E la capacità di Fenner (che giocherà solo quasi tutta l’andata con il Donelli, poi tornerà in Nuova Zelanda) di essere decisivo da palla inattiva: ieri, ben 17 punti, comprendendo trasformazioni ed un calcio di punizione, portano la sua firma. La gara era però cominciata in salita per il Donelli che soffriva parecchio il pacchetto pesante avversario e non trovava spazio con gli avanti. In più, nell’arco di nemmeno dieci minuti subiva due gialli decisi dall’arbitro Colantonio, tali per cui in quel lasso di tempo trascorso in inferiorità numerica subiva l’unica meta del match, siglata in mischia da Scotuzzi. Ma Fenner poco dopo cominciava il suo show personale siglando un piazzato, mentre poco dopo tutto lo stadio di Collegarola saltava in piedi ad applaudire per la splendida azione alla mano, con tanto di doppio cambio di campo Naude – Stead – Venturelli e infine Frangulea, per la meta del sorpasso che completava la reazione dei padroni di casa. Accorciava il Brescia con una punizione di Bonifazi e tutti a riposare per 5’. L’inizio ripresa però tagliava subito le gambe ai bresciani perché, una volta perduta palla addirittura dal calcio d’inizio, capitan Stead era lesto ad impossessarsene orchestrando una ripartenza veloce a binario con Tepsanu e Frangulea, con il mediano di mischia romeno che depositava in meta.

Il Brescia era frastornato, il Donelli prendeva vigore e realizzava poco dopo la meta della sicurezza ancora con Frangulea, in una sorta di volata-fotocopia della marcatura precedente. Migliorato il punto di contatto, ridotto il peso del pacchetto bresciano, Modena da qui andava a caccia della quarta meta, quella del bonus che tardava ad arrivare per qualche errore di troppo oltre che per l’ostruzionismo degli ospiti. Il traguardo veniva solcato alla mezzora grazie all’accresciuto peso del pacchetto emiliano, che schiacciava in meta con grande forza, per merito di Gerini. A quel punto, meno dieci alla fine, al Donelli non restava che dilagare, cosa che avveniva puntualmente per merito prima di Santillo e poi di Assandri, mentre il Banco Brescia assisteva ormai inerme al ritorno alla vittoria del XV di Shaun Huygen, ieri davvero autore di un secondo tempo superlativo.

















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