Confcommercio Imprese per l’Italia Ascom Bologna si unisce al grido dall’allarme di Cigar , storica società bolognese che si occupa da decenni della ristorazione all’interno della Stazione di Bologna. Il prossimo 15 ottobre infatti, se non accadranno fatti ulteriori e auspicabili, dovranno chiudere i battenti i locali posti all’interno della stazione che garantiscono una ristorazione particolarmente legata al territorio offrendo cibi tipici quali tigelle, lambrusco, aceto balsamico, parmigiano reggiano e cioccolatini Majani.
Oltre a causare l’eliminazione di questa tipica ristorazione che avvicina i passeggeri all’offerta enogastronomica locale, lo sfratto richiesto ed ottenuto da Grandi Stazioni Spa determinerà la perdita del posto di lavoro per 23 dipendenti di Cigar. L’azienda, suo malgrado, ha dovuto attivare immediatamente con il supporto dell’Associazione la procedura prevista per i licenziamenti collettivi ed è già iniziato il confronto con le Organizzazioni sindacali del Turismo. Questi licenziamenti ricadranno in un periodo particolarmente critico per il mercato del lavoro e viene inevitabile chiedersi se lo smantellamento di questa importante offerta di ristorazione all’interno della Stazione di Bologna fosse così indispensabile e indifferibile.
Confcommercio Imprese per l’Italia – Ascom Bologna auspica che possa essere aperto un tavolo di confronto fra tutti gli interessati che abbia l’obiettivo di garantire il mantenimento dell’attività di ristorazione salvaguardando i posti di lavoro a rischio.