Lo spazio “Happy Our” propone per domani, mercoledì 14 settembre, un incontro con Lea Melandri, femminista “storica” e autrice del saggio “Amore e violenza. Il fattore molesto della civiltà” (Bollati Boringhieri). Ne discuterà con l’on. Emilia De Biasi, membro del Comitato Pari Opportunità della Camera, e con Lucia Bongarzone, coordinatrice regionale della Conferenza delle donne Pd.
Il libro esplora la violenza reale e simbolica annidata all’interno delle relazioni più intime come la sessualità e la maternità. È su quel corpo con cui è stato tutt’uno, e con cui torna a fondersi nell’amplesso, che l’uomo si accanisce. Ma questa fuga estrema dal femminile che si perpetua, atavica, in ogni mano maschile levata sulle donne, conosce un’ultima contorsione, su cui Melandri invita a riflettere: l’attuale spazio pubblico femminilizzato sembrerebbe stemperare la «guerra tra i sessi», mentre è soltanto una nuova forma di dominio, a conferma ancora una volta dell’asservimento che ha ridotto le donne a vita biologica, virtù domestiche, prestazioni ancillari.
Lea Melandri è una delle figure più note del femminismo italiano. Tiene corsi presso la Libera Università delle Donne di Milano. Tra i suoi saggi: “L’infamia originaria” (1977, n. ed. 1997); “Lo strabismo della memoria” (1991); “Una visceralità indicibile. La pratica dell’inconscio nel movimento delle donne degli anni settanta” (2000); “Preistorie. Di cronaca ed altro” (2004); “Le passioni del corpo. La vicenda dei sessi tra origine e storia” (2001); “Come nasce il sogno d’amore” (2002).