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Reggio, in Appennino “Sui passi dei nostri vecchi” 4 giovani ripercorrono a piedi il tragitto dei loro nonni

Un amore intergenerazionale per l’Appennino e la curiosità per un tempo in cui ci si spostava solo a piedi. Sono bastati questi due elementi a far scattare la scintilla di una piccola avventura che ha il sapore della storia nella mente di Fabio Rossi e Roberto Pezzi, addestrati camminatori e amanti del trekking sulle nostre montagne, che nel week end del 7/8 maggio ripercorreranno i passi dei loro vecchi per circa 70 km, dal parco delle Caprette in città, fino a Gazzano, località di Villa Minozzo in cui vivevano appunto i nonni di Fabio.

“Mio nonno Ilio – racconta Fabio Rossi, uno degli ideatori dell’iniziativa – mi raccontava sempre, prendendomi un po’ in giro, che a suoi tempi lui girava solo a piedi. Mica come voi altri – diceva-“. Non avendo a disposizione mezzi a motore, Ilio Verdi, e come lui molti abitanti delle nostre montagne nei primi decenni del secolo scorso, raggiungevano qualsiasi destinazione a piedi o in bicicletta macinando chilometri attraverso strade e sentieri.

“Per mio nonno – prosegue il racconto Fabio – farsi Gazzano-Reggio e ritorno a piedi non era solo possibile, ma necessario se voleva raggiungere la città. Quella che a noi oggi suona come una scampagnata un po’ faticosa in cui cimentarsi solo per sport o avventura, solo 70 anni fa era qualcosa di assolutamente normale. Allora perché non ripercorrere le orme dei nostri nonni su quei sentieri a più sconosciuti che attraversano l’Appennino reggiano?”. Se lo sono chiesti, Fabio e Roberto, e la risposta che si sono dati è evidentemente stata positiva e per giunta ben accolta anche da altri due amici camminatori, che li accompagneranno in questa piccola celebrazione del passato: Massimiliano Barbieri e Andrea Stranieri.

Il ritrovo scelto per l’inizio del viaggio è il Parco delle Caprette a Reggio Emilia, dove i quattro amici reggiani si danno appuntamento alle ore 7 di sabato 7 maggio per intraprendere un trekking che li porterà a raggiungere in serata l’Ostello di San Vitale a Carpineti (dove saranno raggiunti da un gruppo di amici per una meritata cena in compagnia). Per arrivare a Carpineti costeggeranno il Crostolo sino a Vezzano toccando Ca’ del Lupo e Ca’ Bertacchi. Trascorsa la prima notte, domenica la sveglia suonerà alle 7 alla volta di Cavola, Toano, Morsiano e, finalmente, Gazzano, luogo di arrivo di una due giorni che impegnerà i provetti camminatori per circa 18 ore e 70 km di camminata.

“Niente strade asfaltate, solo sentieri storici del Cai” – promettono gli avventurieri, che si muoveranno sul sentiero Matilde e il sentiero Spallanzani, entrambi di origini antichissime, molto battuti soprattutto negli anni del Secondo Conflitto Mondiale dai partigiani.

Sport, avventura e un pizzico di nostalgica memoria. Tutto quello che serve per un weekend memorabile nella suggestiva cornice dell’Appennino Reggiano.
















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