Il progetto Tutta mia la città. Adotta un monumento, promosso dal Comune di Carpi e che ha preso il via nelle scorse settimane, intende celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia rendendo protagonisti delle iniziative gli studenti e il mondo della scuola. L’intento del progetto è quello di ricordare tutto il periodo che ci separa dal Risorgimento con lo sguardo rivolto al futuro, interpretando la memoria in senso estensivo e mettendo in stretta relazione i luoghi che rappresentano l’identità della città e la sua storia. In questo contesto alcune molte scuole cittadine si sono cimentate nella realizzazione di mostre su personaggi, monumenti, luoghi, elementi urbani, producendo multimediali, testi e ipertesti, poster, riproduzioni tridimensionali, libri interattivi e creazioni artistiche che hanno interpretato le riflessioni storiche proposte.
Nel mese di maggio i Musei di Palazzo dei Pio ospitano, negli spazi del Museo della Città, tre esposizioni che hanno coinvolto negli ultimi sei mesi quattro scuole primarie – Collodi, Don Milani, Rodari, Leonardo da Vinci – per un totale di circa seicento ragazzi coinvolti.
Sabato 30 aprile alle ore 16, alla presenza di Tania Previdi dei Musei di Palazzo dei Pio, tutor del progetto, e di Giovanni Taurasi, Presidente del Consiglio comunale e coordinatore delle iniziative per il 150esimo dell’Italia Unita, sarà inaugurata la prima esposizione dedicata a Ciro Menotti e Manfredo Fanti, coi materiali realizzati dai ragazzi delle classi quarte e quinte della scuola Collodi e delle quarte della scuola Don Milani. La rassegna resterà aperta negli orari di visita del Museo, fino all’8 maggio prossimo, quando i ragazzi che hanno lavorato diventeranno per quel giorno le guide al monumento a Fanti e al Museo della Città.
Le scuole, che hanno svolto i propri progetti in autonomia e utilizzando linguaggi e modalità comunicative adatte ai giovani, sono state coadiuvate dagli operatori degli Istituti culturali cittadini, dalla Fondazione ex Campo Fossoli e dalla Banda cittadina. La presentazione alla città del lavoro di questi mesi rappresenta dunque il momento culminante di una riflessione collettiva sulla nostra identità, sulla sua storia, sui suoi mutamenti, sul suo futuro.