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Asaps: nel 2010, durante i controlli stradali, aggrediti 2079 agenti

Nel 2010, secondo l’Osservatorio ‘Sbirri Pikkiati’ dell’Associazione Amici della Polizia Stradale, sono stati 2079 gli episodi di aggressioni fisiche agli agenti durante i controlli di polizia sulla strada. Ogni giorno dell’anno 6 operatori di polizia finiscono in ospedale con referto per le botte che prendono durante i controlli stradali. Il 30% degli aggressori sono ubriachi (di cui il 10% sotto l’effetto di stupefacenti), il 34,5% degli attacchi viene da stranieri. Il 25% utilizza armi improprie (bastoni, bottiglie, ombrelli, o la stessa vettura) per attaccare gli agenti. Ovviamente sono escluse dall’Osservatorio le semplici aggressioni verbali con oltraggi a ripetizione. Il maggior numero di aggressioni riguarda i Carabinieri (50,3%), segue la Polizia di Stato (37,4%), la Polizia Locale (10,8%), altri pubblici ufficiali (7,4%).

Dei 2079 episodi, 728 sono avvenuto al nord (35%), 533 al centro (25,6%) e 818 al sud 39,3%. Di fronte alla gravissima e assurda aggressione da parte di un gruppo di giovani (due per altro minori!) a seguito della quale due Carabinieri hanno riportato lesioni gravi, l’Asaps mette a disposizione questi dati affinche’ i decisori politici sappiano ed assumano responsabilita’ e decisioni.

Il controllo alcolemico e delle sostanza si sta rivelando essenziale. Ma esiste una fetta consistente di conducenti che non accettano l’imposizione del rispetto delle regole, tese alla salvaguardia della vita (degli altri) sulla strada. Ormai in certe zone – sottolinea l’Associazione guidata da Giordano Biserni – in orari notturni una semplice pattuglia di due operatori di polizia non e’ considerata piu’ sufficiente per imporre un soffio nell’etilometro o semplicemente per controllare un veicolo.

















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