Premessa necessaria a qualsiasi ragionamento è che la magistratura sta facendo il suo lavoro, e determinerà chi avrà avuto delle responsabilità in un evento tragico come la morte di una persona, o se si invece si è trattato di evento imprevedibile.
Fatta questa premessa, trovo che la dirigenza del Policlinico, lungi dal fare una difesa semplicemente corporativistica, se all’epoca dei fatti, di fronte ad articoli di giornale fortemente accusatori, avesse difeso non dico l’operato, ma almeno la dignità dei professionisti in gioco, forse gli stessi non si sarebbero trovati nelle condizioni di dover far da soli.
Ma ad aggiungere al danno, la beffa, oggi chi si è difeso dagli attacchi, si trova segnalato al garante della privacy, dalla stessa dirigenza, senza alcun preavviso. Anche in questo caso se ci sia stato un abuso, decideranno altri. Ma nel rapporto fiduciario che ci dovrebbe essere fra la struttura medico-sanitaria, e quella dirigenziale, questo genere di azioni non dovrebbe finire sui giornali prima che nel confronto personale. Penso che almeno questo sia dovuto a chi ogni giorno lavora per far funzionare il primo e più importante pronto soccorso della provincia.
Peccato: chi oggi potrà lavorare serenamente di fronte ad un’emergenza, sapendo tutto questo?
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)
