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Oggi a Reggio Emilia gli Stati Generali del Decentramento amministrativo dell’Emilia Romagna

Sono oggi in corso a Reggio Emilia gli Stati Generali del Decentramento amministrativo dell’Emilia Romagna, appuntamento nazionale organizzato nella città del Tricolore per contrastare la proposta di abolizione delle Circoscrizioni nelle città con meno di 250mila abitanti.

“E’ necessario parlare delle Circoscrizioni in maniera non strumentale. Il dibattito sui bilanci e i tagli alla pubblica amministrazione impostano il tema in maniera scorretta – ha detto il sindaco di Reggio e vicepresidente Anci Graziano Delrio – La pubblica amministrazione deve innovarsi e perseguire i principi di qualità dei servizi e di economicità, ma al contempo anche di prossimità. Già i costituzionalisti americani come Jefferson dicevano che la cittadinanza è partecipazione alla cosa pubblica. I servizi di prossimità infatti non sono la semplice presenza dell’amministrazione nel territorio, ma l’occasione per far sì che la pubblica amministrazione e i cittadini costruiscano insieme il welfare, perché la qualità dei servizi è una cosa che dobbiamo fare insieme”.

“Mi pare incredibile – ha aggiunto Delrio – che mentre si parla di federalismo, dal centro si vogliano disciplinare i territori. Si stanno centralizzando le decisioni, bloccando i fondi e le assunzioni. Lo Stato non si fida dei Comuni. Non è vero che stiamo andando verso forme di autonomia. I Comuni sono come aziende che crescono ma non hanno libertà di scegliere, di pagare le imprese, di assumere. Tagliare le Circoscrizioni per risparmiare è demagogia. Se si vuole tagliare si può tagliare con miglior efficacia altrove”.

La vice presidente della Regione Emilia Romagna, Simonetta Saliera, ha espresso sostegno alla lotta del Comitato nazionale delle Circoscrizioni tramite un messaggio letto stamane in sala del Tricolore. “Colpisce negativamente – dice Saliera – l’approccio centralistico e di stampo direttoriale da parte del Governo, che travolge ogni spirito di autonomia di decentramento e di partecipazione diretta dei cittadini. Con quest’azione si vanno a colpire i livelli di governo più vicini ai cittadini, che in tempi di crisi dovrebbero invece fungere da antenna per coglierne le esigenze”.

“Dobbiamo reagire all’idea che l’organizzazione locale debba essere decisa dal centro, peraltro senza dibattito e senza guardare alle questioni sostanziali – ha detto Roberto Balzani, sindaco di Forlì – Dobbiamo valorizzare la nostra autonomia e rilanciarla in maniera più efficiente per opporci a un processo di centralizzazione che è connaturato alla riduzione delle risorse economiche. A livello locale ad esempio è necessario realizzare un bilancio sociale collettivo tra i diversi enti del territorio perché ci sia una responsabilità condivisa dalla classe dirigente locale. E’ inoltre possibile integrare alcune funzioni tra diversi Comuni, non per accorparli ma per coordinare alcune funzioni di ampia portata per il territorio e realizzare la fusione delle Province nei casi in cui siano di piccole dimensioni e incapaci di gestire le infrastrutture e i servizi a rete”.

Nel corso della mattinata sono intervenuti, tra gli altri, Roberto Montagnani, responsabile dei servizi per il decentramento del Comune di Reggio che ha illustrato gli esiti di una ricerca sulle Circoscrizioni delle 27 realtà emiliane che ne sono dotate, Fabio Fecci, assessore al Decentramento del Comune di Parma, che ha ribadito l’importanza delle realtà di quartiere e delle Circoscrizioni e si è detto a favore dell’abolizione delle Province e della riduzione del numero di parlamentari, e Roberta Pavarini, presidente Circoscrizione Nordest di Reggio che ha illustrato le esperienze di confronto tra la Circoscrizione reggiana e due diversi quartieri alla periferia di Parigi e Lisbona che “hanno permesso di allargare la nostra riflessione sulla democrazia partecipativa e lavorare su temi comuni come il coinvolgimento degli anziani, il dare protagonismo al territorio, attivare progetti sulla storia dei luoghi”.

L’appuntamento, che ha richiamato l’attenzione anche di amministratori provenienti da Comuni di altre Regioni, proseguirà nel pomeriggio dalla ore 15 con la tavola rotonda Il Decentramento amministrativo risorsa per la Democrazia, coordina Katia Zattoni, assessore al Decentramento di Forlì e coordinatrice Comitato nazionale delle Circoscrizioni. Intervengono: Debora Serracchiani, parlamentare europea; la senatrice Mariangela Bastico, membro della Commissione Affari costituzionali; l’onorevole Maino Marchi, segretario della Quinta Commissione (Bilancio, Tesoro, Programmazione) della Camera dei deputati; Stefano Bonaccini, consigliere regionale Emilia-Romagna; Daniele Manca, presidente Anci Emilia-Romagna; Paolo Pirazzini, direttore Legautonomie Emilia-Romagna; Fabio Fecci, assessore al Decentramento, Parma; Luciano Masieri, assessore al Decentramento, Ferrara; Silveria Lameri, assessore al Decentramento, Ravenna; Ignazio Brambati, assessore al Decentramento, Piacenza; Fabio Poggi, assessore al Decentramento, Modena; Natalia Maramotti, assessore al Decentramento, Reggio Emilia; Giulio Marabini, presidente Circoscrizione 2 di Forlì.

La battaglia per il Decentramento amministrativo afferma il valore della democrazia, della cittadinanza attiva, della rappresentanza democratica e partecipativa a livello di quartiere.

Il sistema del Decentramento italiano dopo gli anni Novanta è andato in crisi, si sono sedimentate forme disomogenee di poteri e competenze delle Circoscrizioni cittadine. E’ da tempo che si rileva la necessità di una riforma innovativa e coraggiosa del Decentramento in grado di stare in uno scenario geostorico attuale e non certamente paragonabile all’humus, anche culturale, che si respirava negli anni Settanta.

Innovare è ben diverso da cancellare, per questo il Comitato nazionale delle Circoscrizioni persegue due importanti obiettivi:

– Mantenere le Circoscrizioni come ente di rango normativo nelle città sopra i 100.000 abitanti e nei capoluoghi di provincia, rimodulando in chiave federalista la competenza in tale materia, assegnandola alle Regioni.

– Sviluppare un laboratorio per la definizione di nuove e più moderne forme di Decentramento amministrativo comunale, sia che le Circoscrizioni possano rimanere, sia che malauguratamente sia di fatto ratificata nella Carta delle Autonomie (ora in discussione al Senato) la loro cancellazione.
















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