Inaugura domani, domenica 27 giugno, a Sassuolo la nuova passerella ciclopedonale sul fiume Secchia che collega i percorsi ciclabili sulle due rive del fiume, modenese e reggiana, nei comuni di Sassuolo, Casalgrande e Castellarano.
L’opera si trova in corrispondenza di via Indipendenza-via dei Moli (zona Orti) a Sassuolo e vicino al sottopassaggio della Fondovalle Secchia all’altezza di Veggia- Cà de Fii nel reggiano. E’ stata realizzata grazie ad un investimento di un milione e 300 mila euro, frutto della collaborazione tra la Provincia di Modena, che ha avuto il ruolo di coordinamento e stazione appaltante, la Provincia di Reggio Emilia, i Comuni di Sassuolo, Casalgrande e Castellarano, il Consorzio di gestione del Parco del Secchia e il cofinanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. L’inaugurazione si svolge alle ore 10 con la presenza di Stefano Vaccari, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena, Luca Caselli, sindaco di Sassuolo, Andrea Landi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Alfredo Gennari, assessore alle Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia, il sindaco di Castellarano Alberto Caprari, il sindaco di Casalgrande Andrea Rossi e Giuseppe Neroni, presidente del Parco Secchia.
«L’opera – sottolinea Vaccari – per la sua posizione, vicina alle zone residenziali e produttive, potrà essere utilizzata sia per attività ricreative e sportive che per gli spostamenti da casa alla scuola o al lavoro. Inoltre ora si crea la possibilità anche di effettuare un circuito di circa dieci chilometri, da fare a piedi o in bicicletta, utilizzando la nuova passerella, la traversa del Pescale e i due percorsi ciclabili in destra e sinistra Secchia». Per l’assessore Gennari «si tratta di passaggio molto utile e a dimensione d’uomo, perché pensato e realizzato per i pedoni e per le biciclette. Concorre allo sviluppo della mobilità sostenibile, sempre più una priorità da far crescere e potenziare. Ma è anche di più: è la volontà di superare le barriere per unire cittadini vicini e comunità affiatate. E’ un simbolo che lega il passato e le tradizioni al futuro».
Realizzato in carpenteria metallica su pile centrali in cemento armato fondate su pali, il ponte è lungo 160 metri con il piano in legno di larice. Il progetto della passerella prevede anche il finanziamento dello studio di fattibilità per la ristrutturazione del Ponte storico Sassuolo-Veggia.
L’opera fa parte di un più ampio progetto per il recupero della fascia fluviale del Secchia
La nuova passerella sul Secchia a Sassuolo fa parte di un più ampio progetto promosso e finanziato dalla Provincia di Modena, dal Comune di Sassuolo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, per il recupero e la valorizzazione della fascia fluviale del Secchia da Sassuolo al Pescale che sta avviandosi alla conclusione con la realizzazione di diverse opere che stanno cambiando il volto della zona.
«L’obiettivo di questi interventi – spiega Luca Caselli, sindaco di Sassuolo – è quello di creare le condizioni per un riutilizzo del fiume da parte dei cittadini e realizzare un affaccio qualificato della città sul lungofiume, come accadeva peraltro tanti anni fa e come avviene in tutte le moderne città d’Europa che hanno la fortuna di essere vicine a un corso d’acqua. Inoltre la frequentazione delle famiglie, delle scolaresche, dei cittadini che fanno attività sportiva, o semplicemente passeggiano all’aria aperta, è l’unico modo per evitare il degrado».
Con un investimento complessivo di oltre un milione di euro sono stati realizzati, infatti, il Percorso Natura del Secchia (dal Pescale al Po) che sarà interessato da un intervento di ripristino in programma non appena saranno terminati i lavori del Consorzio di bonifica Emilia centrale nell’area della traversa sul Secchia; la rimozione degli orti abusivi e la realizzazione degli orti sociali; la delocalizzazione dell’ ex frantoio Anselmi, con pulizia dell’area e sistemazione del verde previsti in autunno; l’anello pedonale per disabili e area gioco per bambini; l’area di area di riequilibrio ecologico con aula didattica, stagno e percorsi naturalistici; il risanamento della confluenza in Secchia del torrente Vallurbana con realizzazione di nuova passerella ciclopedonale in sostituzione di quella degli Alpini ormai inutilizzabile; la nuova passerella ciclopedonale sul torrente Pescarolo e il recupero e valorizzazione dell’area archeologica e naturalistica del Pescale.