Diecimila euro. Si è presentata in agenzia per prelevarli, dicendo al cassiere che servivano per la nipote. Una cifra anomala per le abitudini della cliente – un’anziana signora che vive di pensione -, una storia che non ha convinto l’operatore di cassa e il direttore della filiale che, chiacchierando un po’ con la titolare del conto, hanno appurato che dietro a quella richiesta c’era in realtà un tentativo di frode.
Così il team della filiale di Modena via Emilia Est n. 135, è riuscito a sventare una truffa ai danni di un’anziana correntista.
“Un ottimo risultato – dice Alberto Zappa, Direttore Commerciale Emilia Ovest UniCredit Banca –, una conferma della perizia e della professionalità dei nostri colleghi che arriva per altro a meno di quarantotto ore dall’incontro sul tema della “Sicurezza partecipata” organizzato da UniCredit Banca con la Questura di Modena”.
Tutto è cominciato martedì pomeriggio, quando l’anziana cliente ha ricevuto a casa una telefonata. Dall’altra parte della cornetta c’era una donna che fingeva di essere la nipote e che la pregava di prestarle una somma non da poco e con urgenza: 10mila euro che le sarebbero serviti per avviare le pratiche di apertura di un’attività commerciale.
Lei, la finta nipote, non poteva accompagnarla in agenzia, era impegnata a sbrigare pratiche, quindi l’avrebbe raggiunta sotto casa. La signora, cuore di nonna, ha esitato un po’. Poi ha ceduto, ha preso la stampella alla quale da anni si appoggia per riuscire a camminare e si è recata presso la sua agenzia di banca, l’UniCredit di Via Emilia Est “A” a Modena per prelevare la cifra richiesta dalla finta nipote. Qui, in agenzia, la curiosità, l’attenzione e la solerzia dell’operatore di cassa hanno inferto il primo colpo al piano criminoso.
L’impiegato ha fatto accomodare la signora nell’ufficio del Direttore di Agenzia, Maurizio Brighenti, che chiacchierando con la signora ha acclarato che poteva trattarsi di una truffa in quanto, conoscendo bene i clienti, gli risultava piuttosto anomalo che la sedicente nipote aspettasse l’anziana a casa senza invece accompagnarla direttamente in banca.
Così, Brighenti ha chiamato subito il 113 segnalando la vicenda. L’operazione di prelievo è stata bloccata e stamattina i familiari della signora, quelli veri, si sono recati in agenzia per comunicare che si trattava davvero di un tentativo di raggiro e per ringraziare il direttore e tutti i dipendenti dell’agenzia per il comportamento tenuto. Una linea di condotta che ha permesso alla loro cara di non subire la truffa.