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San Cesario s/P., questione scuola: il Comune è disponibile a creare una classe in più

In merito agli articoli apparsi nelle ultime settimane sulla stampa locale relativi alla questione dei posti disponibili nelle scuole del paese, l’Amministrazione comunale di San Cesario sul Panaro precisa che il Comune non si è mai detto contrario alla creazione di sezioni in più, in modo da ridurre il numero di alunni per ogni classe. Nelle scuole elementari, tra l’altro, sono già presenti classi con 20 o 22 alunni.

Quando si programma una struttura come una scuola, un’Amministrazione non può tenere conto anche delle potenziali presenze che possano confluire da altri Comuni. Per questo motivo il comune di San Cesario ha riflettuto a lungo per capire quali ricadute potesse avere la creazione di una classe in più di prima elementare, quando, per il prossimo anno scolastico, ci potevano essere forse le condizioni per continuare con due. Al termine degli approfondimenti, si è ritenuto in accordo con la scuola, che vi possono essere le condizioni per l’istituzione della sezione aggiuntiva.

Ma quello che all’Amministrazione sta a cuore è che l’offerta scolastica resti inalterata; a San Cesario la scuola elementare è da sempre a tempo pieno, l’eventuale terza sezione sarebbe a 27 ore e non vorremmo che questo penalizzasse le due classi a tempo pieno. Anche le opposizioni dovrebbero impegnarsi affinché il livello dell’offerta formativa rimanga inalterato.

Due sono i veri problemi delle scuole di San Cesario, simili a quelli di moltissimi altri comuni italiani: primo la riforma Gelmini che sta distruggendo l’istruzione pubblica; secondo le regole sul patto di stabilità imposte dal governo che, per quanto riguarda San Cesario, impediscono al Comune di poter avviare i lavori per realizzare la nuova scuola media.

Le minoranze che in questi giorni puntano il dito contro l’Amministrazione sanno bene che questi problemi non sono il frutto di scelte sbagliate fatte dagli amministratori locali, bensì da decisioni del governo centrale.

Oltre a chiedere la creazione di una terza sezione di prima elementare, perché le opposizioni non si attivano per chiedere al direttore dell’ufficio scolastico provinciale (provveditore), una sezione in più della materna statale, come ha già fatto l’Amministrazione? Forse questo avrebbe un ridotto impatto mediatico, ed è più comodo per i consiglieri di minoranza cavalcare una situazione solo per avere visibilità, sfruttando le opinioni di alcuni genitori.

L’Amministrazione è stata accusata di essere miope, e di non aver programmato la crescita demografica e quindi l’aumento del numero di alunni nel corso degli anni: falso. Proprio perché il Comune aveva ben chiaro il futuro ha progettato e finanziato la costruzione di un nuovo edificio scolastico, ma adesso si trova nell’impossibilità di iniziare i lavori, perché non può accendere mutui né utilizzare gli avanzi di bilancio per finanziare le opere pubbliche, dovendo rispettare il patto di stabilità.

















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