“Abrogare tutte le norme del codice penale che prevedono, come possibile misura di sicurezza detentiva, l’assegnazione a una colonia agricola o ad una casa di lavoro”. E’ l’obiettivo della proposta di legge alle Camere, ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione, presentata dai consiglieri regionali Gianluca Borghi , Matteo Richetti (relatore), Marco Monari, Roberto Piva del partito democratico assieme a Carlo Monaco (per l’e-r ) e Sergio Alberti (ps), approvata a maggioranza dalla Commissione “Politiche per la salute e politiche sociali”, presieduta da Roberto Piva.
“La misura dell’assegnazione ad una colonia agricola o ad una casa di lavoro “si configura – ha detto il relatore Matteo Richetti – come una variante solo nominalistica della pena, senza vederne poi rispettate le garanzie (ovvero il principio di legalità in relazione alla durata della pena, il principio di colpevolezza e di irretroattività). Nella pratica attuazione l’assegnazione ad una casa di lavoro, all’interno degli istituti di pena italiani, non si differenzia – ha sostento il relatore – dalla detenzione, costituendone anzi un doppione, oltretutto a tempo indeterminato”.