Sembra il risultato di una partita ma invece è il responso del Consiglio Comunale, l’ultimo, dove l’area destinata a impianti sportivi si è trasformata in residenziale.
Se in un primo tempo, all’inizio degli anni duemila, l’area era stata destinata ad area ricreativa, per rincuorare gli abitanti della borgata che lamentavano di essere dimenticati nei piani di sviluppo del territorio, con alcune delibere del Consiglio Comunale di fine anno si è in un primo tempo trasformata l’area in residenziale e infine, il 17 dicembre, si è messa in alienazione per far quadrare il bilancio di previsione.
Anziché impianti ricreativi e sportivi a nord della via Don Franchini, tra il ristorante Bondi e la Duilio Moto, sorgeranno abitazioni, attraverso un intervento Pubblico-Privato nella percentuale 40%-60%.
Non si capisce il motivo di questo repentino cambio di destinazione dell’area, passata piuttosto in sordina perché la conclusione è stata inserita in una delibera di bilancio.
Residenze che si aggiungeranno alle già abbondanti offerte inutilizzate del nostro territorio, compresa l’edilizia Popolare già in esubero e residua, e per le quali non possiamo certamente pensare positivo considerando il limite di popolazione imposto dalla Provincia.
Mi auguro che la borgata di Tabina venga coinvolta in questo cambio di destinazione, attraverso un Consiglio di Frazione che il nuovo Presidente potrà convocare a breve, per sentire il parere dei residenti ancora dimenticati nella gestione del territorio e che aspettano ancora lo spostamento di un’azienda agricola all’interno di un’area residenziale.
“Il ragazzo della via Gluck” ormai anche a Tabina non ritroverà la sua casa!
(Valerio Giacobazzi capolista del gruppo politico“Il Popolo della Libertà”)