Il Gonfalone della città, esposto sulla facciata del Municipio, è oggi listato a lutto, quale segno simbolico della condanna della comunità reggiana contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne. Lo ha deciso la giunta comunale, su proposta dell’assessore a Cura della comunità e Pari opportunità, Natalia Maramotti, nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.La Giornata si celebra oggi, 25 novembre, in memoria delle tre sorelle dominicane – Patria Mercedes, Minerva Argentina e Antonia María Teresa Mirabal – barbaramente picchiate e assassinate il 25 novembre 1960, perché si opponevano alla dittatura di Rafael Leónidas Trujillo, animando un movimento democratico chiamato ‘14 Giugno’.
Il 17 dicembre 1999 l’Assemblea generale delle Nazioni unite approvò la risoluzione 54-134 con cui scelse la data del 25 novembre per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in omaggio alle sorelle Mirabal.
Si ricorda inoltre che sabato scorso, 21 novembre, si è conclusa a Brescia la Staffetta contro la violenza sulle donne organizzata dall’Udi Nazionale e partita da Niscemi il 25 novembre 2008 con un’anfora che ha percorso l’Italia intera raccogliendo messaggi di uomini e donne sulla violenza. La staffetta ha simbolicamente congiunto i due destini di Lorena ed Hina, entrambe vittime della violenza di genere. All’incontro conclusivo di Brescia ha partecipato anche una delegazione reggiana composta dalla stessa assessore Maramotti, da consiglieri regionali e comunali, e da volontarie di Nondasola.
A New York la presidenza della Commissione sulla condizione Femminile dell’Onu ha accolto il 31 ottobre una delegazione della Staffetta dell’Udi e ricevuto le istanze portate dalle delegate italiane che hanno chiesto: una legislazione di contrasto alla violenza sulle donne e al femminicidio che non conosca confini; una destinazione da parte di tutti i paesi di risorse permanenti per favorire i cambiamenti culturali necessari per una convivenza di genere nel rispetto delle reciproche differenze; un permanente obbligo di formazione e aggiornamento di tutti i soggetti che operano nelle azioni di contrasto alla violenza e una condivisione e adozione da parte di tutti i paesi occidentali della risoluzione del Parlamento Europeo del 3 settembre 2008, sull’impatto di marketing e della pubblicità a tutela della dignità della donna.