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Cna, Confesercenti a Lapam sui Bilanci 2009 dei Comuni Terre D’Argine

“La crisi economica sta colpendo pesantemente la realtà locale delle piccole imprese. E’ oggi necessaria la massima attenzione per le conseguenze sociali che si possono determinare. Le scelte dei Comuni nella predisposizione dei bilanci 2009 non possono non tener conto dell’eccezionalità di questa situazione.
Diventa quindi importante che anche gli enti locali dell’Unione Terre D’Argine mettano in campo ogni sforzo possibile a sostegno di imprese e famiglie per affrontare questa fase decisamente critica, contrassegnata da un notevole calo dei consumi, da una forte contrazione degli ordini nei settori produttivi”.


E’ questa la richiesta che arriva da CNA, CONFESERCENTI e LAPAM in merito alle politiche di bilancio in discussione proprio in questi giorni, che aggiungono:
“Tale necessità va a sommarsi alle richieste che a livello nazionale sono state avanzate dalle associazioni di categoria affinché vengano destinate significative ed adeguate risorse al rilancio degli investimenti e al sostegno delle famiglie. Anche a livello locale si chiede dunque che siano poste in essere tutte quelle azioni che possano contribuire a fronteggiare l’attuale situazione di emergenza”.

“Proprio in un’ottica di sostegno ai comparti produttivi, dei servizi e del commercio è oggi prioritario- dicono Lapam, Confesercenti e CNA, prevedere nei bilanci 2009 lo stanziamento di appositi fondi che consentano di ampliare l’operatività dei Consorzi Fidi, strutture in grado di aiutare concretamente le aziende a recuperare liquidità, a tassi contenuti, in una fase in cui l’accesso al credito bancario è alquanto difficile per gli effetti della crisi finanziaria. A tale proposito, le stesse associazioni prendono atto con soddisfazione, dopo le sollecitazioni e le pressioni fatte nei giorni scorsi, dell’impegno assunto stamane dal Sindaco di Carpi, nell’ambito di un incontro con le rappresentanze economiche sulle linee del bilancio, di operare affinché siano dirottate risorse su questo obiettivo: lo stesso Sindaco ha auspicato nel contempo che altri soggetti istituzionali si adoperino in tal senso”.

“In considerazione del fatto che gli investimenti pubblici nelle infrastrutture rappresentano un importante volano per l’economia ed il lavoro, le associazioni chiedono poi agli enti locali, ma anche a tutti gli altri livelli istituzionali, di sbloccare tutte le risorse disponibili per realizzare quanto programmato. Poiché il “patto di stabilità” rappresenta però per molti Comuni un ostacolo enorme alla realizzazione delle opere pubbliche, anche CNA, Lapam e Confesercenti si adopereranno affinché gli investimenti pubblici degli enti locali vengano esclusi dal “patto”, consentendo così alle Amministrazioni di procedere con gli interventi previsti”.

“Per la massimizzazione dell’efficienza delle macchine comunali – sostengono infine le associazioni- oltre ai tagli della spesa corrente, appare poi venuto il momento di indirizzarsi anche sulla leva della sussidiarietà, limitando per quanto possibile l’ attività dei comuni al governo dei servizi, più che alla loro diretta gestione. Mai come in questo momento, infatti, è necessario razionalizzare i processi amministrativi degli enti locali con l’adozione di forme gestionali più efficaci, anche ricorrendo al mercato. Sperimentare nuove forme di gestione di alcuni servizi che coinvolgano il privato potrebbe oltretutto anche rappresentare una opportunità per favorire la creazione di nuova imprenditorialità”.
















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