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Formigine: operaio Ferrari uccide la figlia, poi si suicida

Ci sarebbero la depressione ed una separazione dietro l’omicidio-suicidio avvenuto ieri a Formigine. Il 37enne Antonio Bove, operaio Ferrari, ha ucciso con diverse coltellate la figlia Erica, di 7 anni, poi ha rivolto il coltello da cucina contro di se e si è pugnalato al cuore.

I corpi senza vita sono stati trovati nel tardo pomeriggio nella camera da letto dell’appartamento, ma sembra che la tragedia si sia consumata in mattinata. Sembra che da tempo l’uomo soffrisse di problemi psicologici e di depressione a causa della separazione dalla moglie, la 36enne Antonella Ferrone, anche lei operaia Ferrari.



In Ferrari Bove ricopriva un incarico sindacale per la Fiom, per questo oggi diversi colleghi lo avevano cercato, era infatti atteso per una manifestazione dei metalmeccanici.
L’allarme è scattato dopo che anche un amico lo aveva cercato con insistenza durante la giornata sul telefono cellulare, ma inutilmente.
Nel tardo pomeriggio è arrivata la moglie che ha cercato di aprire la porta dell’abitazione con le chiavi, ma la stessa era bloccata con un fermo dall’interno. Sul posto sono intervenuti allora Carabinieri e Vigili del Fuoco che hanno sfondato la porta facendo la macabra scoperta.

Alla vista dei corpi la donna si è messa a gridare e sotto choc è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Sassuolo, dove le sono state prestate le prime cure, è stata sedata e trattenuta in osservazione.
















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