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Officina delle Arti: incontro con Ann-Sofi Sidén e Elio Grazioli

Prendono il via giovedì 10 gennaio le manovre di avvicinamento a Fotografia Europea 2008, curata, come lo scorso anno, da Elio Grazioli, promossa dal Comune di Reggio Emilia con una nutrita serie di partner istituzionali e sostenitori, in programma in città dal 30 aprile al 4 maggio (mostre fino al 15 giugno).

Tema della nuova edizione che si annuncia ancora più ricca di mostre, eventi culturali e di spettacolo, il corpo da cui il titolo Umano troppo umano. L’immagine tattile dei corpi / il corpo tattile dell’immagine. Fotografia Europea rispetto al dibattito sul tema del corpo che ha attraversato la cultura non solo visiva degli ultimi anni, si caratterizza per un approccio diverso, in cui la ricerca fotografica e la riflessione teorica e culturale si spingono verso una nuova concezione dell’immagine, allargata a più complesse dimensioni sensoriali.

Giovedì 10 gennaio, alle ore 18, l’Officina delle Arti (via Brigata Reggio 29) ospiterà l’incontro di Elio Grazioli con Ann-Sofi Sidén, uno degli artisti invitati a realizzare un lavoro originale per la prossima edizione di Fotografia Europea. L’artista, protagonista del panorama artistico svedese contemporaneo, presenterà al pubblico, in forma di proiezione, una selezione delle opere più rappresentative degli ultimi anni e illustrerà il progetto in corso di realizzazione per Fotografia Europea.

Ann-Sofi Siden (Stoccolma, 1962), vive e lavora a Berlino, New York e nella città natale, il suo lavoro incorpora video, fotografia, diari, scultura e performance e affronta il tema soprattutto dei mondi nascosti della follia e del voyeurismo.
“Due parole – chiarisce Maria Lind – descrivono al meglio il lavoro di Ann-Sofi Sidén: intensità ed esistenza. Intensità perché le sue opere attraggono lo spettatore, a volte sovrastandolo, coinvolgendolo, minacciandolo. L’esistenza, invece, è un tema ricorrente nei video e nelle installazioni dell’artista, che si confronta con le immagini della vita e della morte. In questa complessità di rimandi il lavoro di Ann-Sofi Sidén si snoda tra empatia e repulsione, mettendo a nudo gli snodi più essenziali e dolorosi dell’esperienza umana, sempre in bilico tra follia e devozione, vulnerabilità ed esibizionismo, controllo e casualità.(……) L’artista si addentra nei territori della psicoanalisi, ma evita qualsiasi citazione letterale o accademica; agisce piuttosto come un inquietante chirurgo che manipola il cervello degli spettatori, ambientando drammi e violenze direttamente nella nostra sfera emotiva. Così Ann-Sofi Sidén punta il dito sulle piaghe della società e su quelle più dolorose del nostro inconscio”.

Per informazioni: 0522/456764 e 0522/456448.
















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