Tre poliziotti e un carabiniere tra i dodici appartenenti a un’associazione per delinquere che ha messo a segno rapine a mano armata, furti ed estorsioni in tutto il modenese e che è stata scoperta dal personale della squadra Mobile di Modena con una operazione denominata ‘Beatles’.
Ai vertici c’erano due agenti della questura di Modena, entrambi di origini napoletane, che sono stati destituiti dall’incarico all’inizio di quest’anno: i due rifornivano gli esecutori materiali delle rapine di armi, giubbotti antiproiettile e degli strumenti per conoscere in tempo reale gli spostamenti delle forze dell’ordine, mentre con loro agiva anche un altro poliziotto, in forza alla direzione distrettuale antimafia di Napoli.
I tre agenti, con l’aiuto di un pregiudicato residente a Modena, avevano ‘assoldato’ altri quattro napoletani, che dal settembre 2005 hanno portato a termine numerosi colpi.
L’indagine ha incastrato altre quattro persone, due residenti nel modenese e una nel ravennate, oltre a un carabiniere che all’epoca era in servizio proprio a Modena e che è stato subito trasferito.
In tutto sono 12 le richieste di rinvio a giudizio, mentre sono sei le persone attualmente in carcere: si tratta dei quattro napoletani esecutori materiali dei colpi, del poliziotto in servizio a Napoli e di un pregiudicato modenese. I colpi avevano permesso alla banda di impossessarsi di decine di migliaia di euro.
Periodico quotidiano Sassuolo2000.it
Reg. Trib. di Modena il 30/08/2001
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