Come riconoscere una banconota falsa, evitare di comprare oggetti contraffatti, farsi clonare un bancomat, incappare in truffe telematiche. La Guardia di Finanza ha presentato a COM-PA, il Salone europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese, l’opuscolo “Possiamo darti un consiglio?” redatto dal Comando Generale della Guardia di Finanza in collaborazione con l’Alto Commissario per la lotta alla contraffazione e con il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Linguaggio semplice, grafica accattivante, “Possiamo darti un consiglio?” è un pratico “vademecum” ideato per tutelare tutti i cittadini, dai giovanissimi agli anziani, dalle truffe più diffuse nella vita quotidiana, mettendoli in condizione di pretendere il rispetto dei loro diritti. La prima forma di difesa quindi è la conoscenza delle diverse tipologie di fenomeni delittuosi, in modo che il cittadino sia messo in grado di riconoscerne agevolmente le caratteristiche ed evitarne le conseguenze.
L’opuscolo spazia tra le principali truffe in materia di scontrini e ricevute fiscali, commercio elettronico e truffe telematiche, mezzi di pagamento elettronici, musica on-line, monete false, affitti in nero e merci contraffatte. La contraffazione è uno degli ambiti più monitorati. Secondo i dati del Libro Verde dell’Ue nel decennio 1995-2005 il mercato delle contraffazioni ha inciso per un valore del 5-7% sul Pil mondiale, un affare da oltre 500 milioni di dollari. E non bisogna pensare solo al settore dell’abbigliamento. Ma anche giocattoli, alimenti, pezzi di ricambio e il florido mercato dei farmaci. Quest’ultimo il settore più redditizio e pericoloso: sono centinaia i malati che si affidano a internet per l’acquisto di antidolorifici e antiretrovirali con effetti pericolosissimi sulla salute.
Il Finanziere del “terzo millennio” svolge funzioni sempre più legate agli aspetti quotidiani, di immediata utilità per tutta la collettività, ponendosi al servizio del cittadino. Le informazioni del vademecum sono state raccolte analizzando le esperienze operative dei Finanzieri e dalle richieste di informazioni sempre differenti che pervengono all’Ufficio “Relazioni con il Pubblico”. È stato poi redatto con la collaborazione del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il contributo dell’Alto Commissario per la lotta alla contraffazione del Ministero dello Sviluppo Economico.