Già un anno fa il rumeno 52enne, arrestato dalla Polizia per aver stuprato la figlia 28enne, aveva abusato della ragazza che però non lo aveva denunciato. Non è andata così questa volta ed ora l’uomo è stato sottoposto a fermo. La violenza è avvenuta la sera di mercoledi’, a scatenare la furia del padre, ha spiegato la vittima, e’ stato il fatto che non voleva che la giovane frequentasse un ragazzo, un connazionale di 26 anni.
La donna anche questa volta aveva cercato di non dire nulla, ma i compagni di casa si erano accorti che qualcosa non andava, cosi’, dietro qualche insistenza, lei ha raccontato tutto, spiegando che il padre – appena uscito dal carcere in Francia – dopo averle chiesto ospitalita’ dieci giorni fa, in preda ad un raptus l’aveva violentata.
Il pm Valter Giovannini, dopo aver disposto il fermo, ha chiesto la convalida del provvedimento. Durante la notte il magistrato ha sentito la ragazza e, dopo che il padre era stato rintracciato, non nell’appartamento della figlia, ma in un locale dove lavora come buttafuori, l’ha interrogato. Tra vittima e stupratore c’e’ anche stato un confronto. L’uomo ha ammesso di aver picchiato la figlia, ma non la violenza, che invece la ragazza ha ribadito. La donna ha numerose ecchimosi e segni di percosse, ma l’uomo ha detto di non ricordarsi dove l’aveva colpita perche’ era ubriaco. Sia l’altra sera, sia un anno fa il romeno ha usato, per costringere la figlia a subire l’abuso, dei piccoli coltellini, che sono stati descritti dalla vittima. Entrambi sono poi stati ritrovati durante la perquisizione nelle tasche dell’uomo
(quelle usato pochi giorni fa) e nel suo bagaglio (quello usato l’anno scorso). Bompa non solo e’ stato condannato in Francia per furto e clonazione di carte di credito, ma ha precedenti per rapina, furto e danneggiamento anche in Italia.
