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Scandiano: anticipazioni sulla stagione teatrale del Boiardo

Sono 14 gli spettacoli proposti nella nuova stagione teatrale 2007-2008 del teatro Boiardo di Scandiano e per quanto riguarda le notizie specifiche di tutte le pièce in programma vi consigliamo, a partire dal 12 settembre, di visitare i siti del Comune e del Teatro.

Date, protagonisti e un breve resoconto delle singole iniziative accompagnate da tutte le modalità per l’acquisto o il rinnovo degli abbonamenti, la vendita e la prenotazione dei singoli biglietti sarà facilmente consultabile nelle sezioni appositamente dedicate presenti in Cinema Teatro Boiardo oppure nel sito del Comune di Scandiano in Attività Culturali alla voce Cinema Teatro.
Ci premeva in questo spazio riassumere in poche righe una breve descrizione degli spettacoli proposti. Nella scelta dei titoli e dei nomi abbiamo posto attenzione a chi fra compagnie ed attori presenti sul territorio nazionale fosse in grado di rivelare nuove drammaturgie o nuovi adattamenti che la creatività dei singoli attori potesse personalizzare in modo unico ed incisivo.

Una grande protagonista del cinema e del teatro aprirà la stagione, il 7 novembre, Anna Galiena interpreta il testo “Quale droga fa per me?” di un giovane drammaturgo tedesco, Kai Hensel; un testo duro, forte, scritto con abilità che afferra le nostre coscienze, Anna Galiena restituisce con rara intensità drammatica la fragilità della protagonista, una donna condannata alla solitudine in un tempo di smarrimento collettivo.
Il 20 novembre “Gli acrobati di Pechino” ci inviteranno ad una “festa” ricca di emozionanti acrobazie e gesti atletici; unici nel loro genere, si esibiscono regolarmente a Broadway ed hanno calcato i palcoscenici di tutto il pianeta, porteranno a Scandiano una serata di grande magia.
Proviene da un breve testo dello storico-filosofo triestino Claudio Magris la piece “Lei dunque capirà”, in scena il 30 novembre, e si rinnova con grande fascino il mistero di Orfeo ed Euridice grazie anche all’intensa interpretazione di Daniela Giovanetti.

Edoardo Erba è considerato dalla critica internazionale uno dei più interessanti drammaturghi contemporanei, spaziando con grande facilità tra le inquietudini di Pinter e Kafka e la storia più recente, ultimamente ha realizzato una commedia dai toni cinquecenteschi dove ambiguità ed ironia trovano nell’interpretazione di Maria Amelia Monti la cifra esclusiva nella splendida messa in scena di “Margarita e il gallo”, in programma il 6 dicembre.
Saviano-Gomorra: il Teatro Stabile di Napoli con coraggio e ostinazione, ancor prima della pubblicazione e del conseguente successo del libro lavora con l’autore per la realizzazione di questo spettacolo che oggi porta in tournèe toccando i teatri più prestigiosi. “Gomorra” a Scandiano l’11 dicembre.
Sono passati pochi mesi dalla scomparsa di Ingmar Bergman ed una delle sue testimonianze più luminose ritrova oggi spazio sui palcoscenici, saranno le regine dei nostri teatri Rossella Falk e Maddalena Crippa le protagoniste della inquieta e commovente relazione madre-figlia di “Sinfonia d’autunno”, il dramma svedese aprirà gli spettacoli del nuovo anno il 9 gennaio.
Da una parte chi ci ha abituato alle risate più fragorose ed intense, dall’altra il regista di punta del teatro contemporaneo italiano. L’incontro tra Antonio Cornacchione e Elio De Capitani in realtà si perde in un tempo lontano, sono gli anni gloriosi del teatro dell’Elfo. Eccoli ora insieme a dirigere ed interpretare un sofisticata ed ironica commedia “Non svegliate Cecilie, è innamorata…”, il 22 gennaio sui legni del nostro palcoscenico.
“Un giardino per Ofelia” è uno squarcio nell’assurdo del nazismo, lavorando sui documenti originali ma costruendo una trama di pura invenzione Pietro Floridia dirige con efficacia le intense interpreti Micaela Casalboni e Paola Roscioli offrendo collegamenti intellettuali e sentimentali sui quali meditare, del resto cos’altro è il teatro se non soprattutto questo? a Scandiano il 30 gennaio.
“La lunga vita di Marianna Ucria”, il 5 febbraio, tratto dal romanzo di Dacia Maraini è uno spettacolo che ha avuto riconoscimenti e premi, ricevendo vasti consensi sia dal pubblico che dalla critica. Una scommessa vinta, quindi, tradurre per le scene una vicenda che non solo ha per protagonista una mutola, ma è imperniata sulla non comune vivacità intellettuale della stessa, che si estrinseca nella mirabile capacità di comunicare e apprendere attraverso la scrittura. Mariella Lo Giudice e Luciano Virgilio i mattatori.
Chi è Maria Paiato? i nostri affezionati appassionati l’hanno conosciuta nella stagione scorsa quando interpretò con rara efficacia la Maria Zanella. Quest’anno è ancora con noi, la sua nuova prova attoriale si ispira ad un racconto dello scrittore ottocentesco francese Gustave Flaubert, il titolo è “Un cuore semplice”, saremo certamente pronti, il 20 febbraio, come nel 2006, a stupirci e a rimanere incantati, a trattenere la commozione.
Ispirato alle Baccanti di Euripide il bravissimo Luigi Lo Cascio è interprete e regista del suo nuovo lavoro “La caccia”. Nella tragedia, Euripide mette in scena lo scontro micidiale tra un uomo, Penteo, tiranno di Tebe, e un dio, Dioniso, che lamenta il fatto di non essere stato riconosciuto e venerato proprio nella sua città d’origine. Il conflitto coinvolge tutta la comunità e il corpo sociale è sconvolto.

Il 18 marzo nel nostro teatro
Amelie Nothomb è l’autrice di culto di questo inizio secolo, oltre ad aver invaso le librerie con i suoi irreverenti, originali racconti ha scritto anche un testo teatrale, “Libri da ardere” che Cristina Crippa ha deciso di dirigere e portare in scena per la prima volta in Italia. Il testo rivela tutta la sua valenza simbolica, rappresenta ciò che più identifichiamo con l’umano: il linguaggio, la comunicazione, la capacità di raccontare e ricordare, la voglia di sognare e immaginare insieme ad altri esseri umani. A Scandiano il 2 aprile
Più di trent’anni fa, per aver descritto l’Italia contemporanea Pier Paolo Pasolini venne infilato in una busta di cellophane quasi fosse il reperto di un delitto ed etichettato come decadente. La sua morte cruenta completò l’opera di rimozione. Aspetta da allora che quella busta venga lacerata e quell’etichetta almeno spiegata.”Volevo essere Pasolini” porta sul palcoscenico del Boiardo, il 16 aprile, un giornalista che, profondo conoscitore dell’artista friulano, ne interpreta parole e gesti in un ritratto inconsueto esaltando quello che da tempo tutti sappiamo: Pasolini aveva visto giusto e lontano. E’ Oliviero Beha , vittima dell’ostracismo televisivo come accadde in passato ad altri protagonisti della scena civile italiana, a scegliere il teatro come luogo di questa originale rappresentazione.
Non mancherà, infine, l’opera dal nostro cartellone : la collaudata e apprezzatissima compagnia diretta dal maestro Stefano Giaroli presenterà il 4 marzo “Madame Butterfly” e renderà, ne siamo certi, entusiasti tutti gli appassionati melomani reggiani.
















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