I Carabinieri del Reparto Operativo e del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare (una in carcere ed una agli arresti domiciliari), emesse dall’Ufficio GIP di Bologna, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di due personaggi coinvolti nell’organizzazione criminosa già colpita nell’aprile e maggio scorsi con l’operazione denominata “Cianik”.
Il 19 aprile scorso, infatti, gli stessi Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna avevano eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare e un fermo di polizia giudiziaria nei confronti dei membri – italiani, ucraini e sloveni – di un’organizzazione criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione, sequestrando 180.000 euro provento dell’attività illecita e 27 appartamenti utilizzati per l’esercizio della stessa.
Una seconda tranche dell’indagine aveva portato, il 30 maggio scorso, alla denuncia di altre cinque persone, coinvolte a vario titolo nell’organizzazione criminale.
Il sodalizio, avvalendosi anche di siti Internet, aveva avviato una fiorente attività di case di appuntamento a Bologna e provincia, la cui gestione generava guadagni superiori ai 100.000 euro mensili.
I destinatari delle ultime due misure coercitive eseguite, un 47enne nativo di Padova, ed un 50enne nativo della provincia di Brindisi, entrambi liberi professionisti e residenti a Bologna, sono ritenuti responsabili dei reati di ricettazione, riciclaggio ed usura, in relazione alla necessità di “ripulire” e successivamente reinvestire il provento dell’attività di criminosa.
Gli accertamenti proseguono su ulteriore documentazione relativa alle attività criminali recuperata nel corso delle perquisizioni eseguite contestualmente agli arresti.
