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Rapporto Tuttoscuola: a Forlì-Cesena le migliori

Sono le scuole di Forlì-Cesena le migliori d’Italia, quelle cioè che ai migliori risultati scolastici degli studenti e alla qualità dei livelli di istruzione coniugano una corretta gestione del personale, adeguate dotazioni didattiche e informatiche, interventi e politiche finanziarie virtuose degli enti locali e una buona funzionalità dei servizi e degli edifici scolastici.


Complessivamente, inoltre, l’Emilia-Romagna è la regione con il miglior sistema scolastico, con cinque province fra le prime dieci d’Italia.
Questa la fotografia scattata nel primo rapporto sulla qualità della Scuola redatto da Tuttoscuola.

Dopo Forlì-Cesena, in graduatoria vengono le scuole delle province di Parma, Biella, Piacenza e Savona, mentre nella parte bassa della classifica si assestano gli istituti di Nuoro, Sassari, Oristano e, a sorpresa, Lucca.

“In Italia – ha detto a tal proposito la viceministro all’istruzione Mariangela Bastico – c’è forte sperequazione fra zone diverse e regioni, una differenza che va colmata al più presto, soprattutto nella qualità edilizia, nel tempo pieno, nei servizi e nell’attribuzione di personale”.

La graduatoria di Tuttoscuola è stata redatta utilizzando 152 indicatori diversi, tratti dalle ultime rilevazioni ufficiali degli enti preposti alla formazione: oltre 63.000 dati che però, in un certo senso, sono stati criticati da Bastico.
“Ci vuole prudenza quando si parla di graduatorie – ha detto la viceministro – in quanto alcuni di questi dati sono di anni diversi. Molto utile dunque il rapporto perchè ci fornisce una fotografia complessiva rigorosa, ma attenzione nello stilare classifiche”.

Eppure, la Top ten di Tuttoscuola parla chiaro: dopo quelle di Forlì-Cesena, infatti, vengono le scuole di Parma, al terzo Biella, al quarto Piacenza, al quinto Savona, al sesto Macerata (unica provincia non del nord nelle prime 10 d’Italia), al settimo Milano (la prima delle grandi città), all’ottavo Pavia, al nono Reggio Emilia e al decimo Ravenna. Fra le città più importanti, le scuole di Torino si piazzano solo al al dodicesimo posto, quelle di Bologna al trentunesimo, le romane al quarantaseiesimo. Male gli istituti fiorentini, soltanto settantottesimi in Italia, mentre le scuole di Palermo, Napoli e Cagliari si piazzano rispettivamente al 93esimo, 94esimo e 95esimo posto.

Graduatorie a parte, la mission del rapporto è comunque “ribadire che occorre restituire al sistema scolastico italiano una chiara, riconoscibile e riconosciuta dimensione istitutizionale, un ruolo e una funzione educativa che oggi sembra appannata”.
Un concetto condiviso anche dal presidente del Censis Giuseppe De Rita. “La scuola – ha detto partecipando alla presentazione del rapporto – ha bisogno di motivazioni e fiducia nel proprio lavoro. Oggi c’è stata una caduta della mission della scuola: bisogna ricostruire il suo ruolo sociale”.
















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